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TTIP, De Franceschi: “Negoziati falliti solo a causa Brexit”

La Gran Bretagna è “un cane sciolto” che può commerciare con i 53 paesi del Commonwealth e se ne “infischia” degli accordi con l’Ue.

 Il trattato di libero scambio Usa-Ue è fallito. A dirlo il vicecancelliere e ministro dell’Economia tedesco, Sigmar Gabriel, secondo cui “come europei non possiamo accettare supinamente le richieste americane”. Per il tributarista veneto Alberto De Franceschi la vera ragione del naufragio del trattato, però, “nasce solo in seguito ad alcuni fatti importantissimi. Brexit, ad esempio, che ha rotto gli schemi di accordo e ha fatto cambiare posizione a molti, Hilary Clinton compresa”.

Perchè? “Semplice – spiega l’esperto -. La Gran Bretagna ha un trattato, il Commonwealth, che, con i suoi 53 Stati aderenti, le consente di ‘infischiarsene’ di accordi con l’Europa: grazie ai Paesi del Commonwealth (come, giusto per fare due esempi, Canada e Hong Kong, etc.) può commerciare ciò che vuole sia negli Stati Uniti che in Europa”.

“Con Brexit la Gran Bretagna non ha più vincoli e questo la rende di fatto un cane sciolto – incalza De Franceschi -. Non a caso ha già paventato la rottura dell’embargo con la Russia e la ripresa delle trattative commerciali. Cosa che a noi italiani è costata tantissimo e che così facendo invalida qualunque azione repressiva americana nei confronti della Gran Bretagna”.

In ogni caso, avverte De Franceschi, i negoziati non sono chiusi, ma solo rimandati, anche in attesa delle prossime elezioni presidenziali americane. “Li ritroveremo rimodulati con ogni probabilità e rinominati, per camuffarli – avvisa -. A questo punto, visto che non vi è alcun accordo ufficiale che giustifichi ancora l’embargo russo che tanto ci sta danneggiando, forse è il caso di anticiparne la decadenza prima che lo faccia la Gran Bretagna”.

Calamità naturali, in arrivo 31 milioni per il Veneto, Baretta: “Nessun pressing, fatto quello che cittadini si aspettavano dal governo”

Questa mattina il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta, ha rilasciato una dichiarazione relativamente all’arrivo dei fondi (pari a 31 mln di euro), stanziati dal Governo a fronte degli episodi calamitosi verificatisi in Veneto dal 2013 al 2015. A seguito la dichiarazione.

“Lo stanziamento delle risorse per le zone del Veneto colpite da calamità, in particolare per i tre Comuni del veneziano colpiti dal tornado, conferma l’impegno del Governo che ci eravamo assunti – anche personalmente – davanti ai Sindaci subito dopo l’evento”. Commenta il sottosegretario On. Pier Paolo Baretta. “Abbiamo, in questo periodo, evitato di rispondere a inutili polemiche e lavorato, senza clamore, alla soluzione che è arrivata. Non abbiamo avuto bisogno di “cani da guardia”, né di “pressing”; abbiamo semplicemente fatto quello che i cittadini si aspettavano dal Governo: non li abbiamo lasciati soli.
Ora serve vera collaborazione istituzionale per gestire al meglio la erogazione”.

Stanziamenti per Riviera del Brenta e Cadore, dichiarazione sottosegretario Baretta

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e Finanze on. Pier Paolo Baretta ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito agli stanziamenti per Riviera del Brenta e Cadore:
“A seguito degli impegni assunti dal governo, per le note vicende del tornado del Brenta, è stata approvata, ieri, una mozione estesa subito a comprendere anche le tragiche vicende accadute in Cadore.
I nuovi stanziamenti, di oltre 150 mln di euro, per le province di Venezia, Padova e Vicenza, destinate alla cura del territorio e al dissesto idrogeologico, rappresentano, insieme ai provvedimenti già adottati, quell’attenzione del governo verso il Veneto che abbiamo più volte manifestato”.

Sprechi alimentari: nella legge anche la “Family bag”. Proposta dalla deputata veneziana Moretto

La legge sugli sprechi alimentari è realtà: con il voto di ieri in Senato l’Italia finalmente si dota di un quadro normativo per il recupero delle eccedenze alimentari e farmaceutiche, destinandole alla donazione per solidarietà sociale.

L’on. Sara Moretto (Pd), è stata tra i primi firmatari della legge dell’on. Maria Chiara Gadda, e oggi accoglie con soddisfazione il risultato ottenuto. “Siamo riusciti, ancora una volta, a mantenere una promessa -dichiara l’On. Moretto -. La legge, arricchita dalla mia proposta sulla family bag – che introduce la possibilità di portare a casa gli avanzi dai ristoranti – rappresenta un passo importante per la lotta agli sprechi. Sin da subito mi sono spesa in prima persona per questa legge, perché ritengo che basti poco, veramente poco, per fare la differenza”.

La legge prevede un incremento del recupero delle eccedenze alimentari – in Italia, si parla di circa 5 milioni di tonnellate annue, di cui il 43% prodotto nelle mura domestiche – da destinare agli indigenti. Non solo, la legge garantisce anche il recupero di prodotti farmaceutici dando una risposta concreta a un problema che oggi riguarda purtroppo un numero elevato di persone che rinunciano alle cure per motivi economici, per l’impossibilità di acquistare farmaci.

In questo intervento coesistono obiettivi di solidarietà sociale e tutela dell’ambiente attraverso la forte limitazione sulla produzione dei rifiuti, la conseguente riduzione di emissione di anidride carbonica e di consumo di suolo.

“In questo modo – conclude l’On. Moretto – io credo che siamo riusciti a dare un segnale importante all’Italia e agli italiani, perché evitare che quanto avanzato venga buttato via è un bene e una potenziale risorsa per coloro che, al contrario, non riescono a disporre di beni alimentari sufficienti al sostentamento. Attraverso la donazione, la generosità, si risponde quindi a un bisogno sociale. E questa legge si inserisce perfettamente in un quadro di politiche più ampio, che il nostro Parlamento sta incoraggiando attraverso numerosi e preziosi provvedimenti rivolti al contrasto della povertà”.

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