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Vendemmia 2024, De Martin (UVIVE): “Stagione difficile, ma col favore del clima potrà essere un’ottima annata”

“Non possiamo ancora fare previsioni precise, ma ci sono i presupposti per dire che sarà un’ottima annata”. Così Pierclaudio De Martin, presidente di UVIVE (Unione Consorzi Vini Veneti DOC e DOCG), a poche settimane dall’inizio della vendemmia.

“La stagione è stata difficile – spiega De Martin –. Quest’anno abbiamo avuto un inverno che è stato in assoluto il più caldo degli ultimi trent’anni e questo ha determinato anche un germogliamento anticipato. Un fattore che potrebbe essere positivo, se non ponesse la pianta in condizioni di soffrire per eventuali gelate che in aprile si sono poi effettivamente verificate in alcune zone del Veneto”.

“È seguito quindi un periodo di temperature molto più basse della media e con grandi sbalzi termici e precipitazioni molto più abbondanti del solito, tra febbraio e marzo e poi a maggio – continua De Martin -. Ciò ha comportato qualche problema nei vigneti, come alcune carenze nutritive, alcuni ingiallimenti e un rallentamento nelle fasi di sviluppo vegetativo della pianta. In aggiunta, fino a qualche settimana fa abbiamo dovuto far fronte anche a un’eccessiva umidità del suolo”

“Fortunatamente – prosegue De Martin –, abbiamo potuto contare sulla professionalità dei viticoltori, dei tecnici che ci seguono e che ci danno indicazioni precise sui principi attivi da adoperare per ovviare ai problemi delle piante e dunque dell’intero sistema”.

“Per quanto riguarda la fertilità delle gemme, è stata leggermente sotto la norma per quanto riguarda la Glera, nella norma per il Pinot Grigio e si è apprezzata una maggiore fertilità per quanto riguarda le varietà veronesi sia a bacca rossa (Corvina) sia a bacca bianca (Garganega) – prosegue il presidente UVIVE –. La fertilità delle gemme però incide al massimo per un 30%: il rimanente 70% è deciso dal clima e dalla piovosità nelle fasi prevendemmiali e dunque capiremo a breve come sarà quest’anno”.

“Le temperature record dei giorni scorsi hanno certamente mandato sotto stress le piante, che sono ora più preoccupate a salvaguardare la propria salute che non a nutrire i grappoli – avvisa De Martin –. La speranza però è che ora la temperatura si normalizzi e riprenda il suo corso, senza superare la norma del periodo”.

“È presto per poter parlare di vendemmia anticipata – sottolinea in conclusione il presidente UVIVE –, bisogna aspettare che tutte le viti arrivino alla fase fenologica dell’invaiatura: da lì alla maturazione passano circa quaranta giorni. Dovremmo vedere cosa ci porterà questo prossimo mese, dunque, ma credo che saremo in linea con lo scorso anno: lo stato fitosanitario dei vigneti in questo momento è buono, e, sperando nel favore del clima, abbiamo gli elementi per poter dire che sarà un’ottima annata”.

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