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Reati ambientali, on. Moretto “Approvata risoluzione che certifica situazione drammatica in Veneto. Ma Lega e Forza Italia, da 20 anni al governo della Regione, votano no per basse logiche di appartenenza partitica”

Questa mattina la Camera dei deputati ha approvato la risoluzione (disponibile a questo link) che fa propria la “Relazione territoriale sulla Regione Veneto, approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad essere correlati”.

La relazione riferisce di una “situazione drammatica” in relazione ai reati ambientali e descrive un illecito smaltimento dei rifiuti speciali, anche pericolosi, che ha le caratteristiche di un “sistema industriale alternativo a quello legale”. Il tutto si inserisce, a detta della Commissione, in un contesto di insufficienza di controllo pubblico se non addirittura assenza e connivenza.

“La sensibilità ambientale dei molti cittadini e delle imprese venete – aggiunge Moretto – che contribuiscono quotidianamente a raggiungere un livello di raccolta differenziata che ci attesta come eccellenza, ben sopra la media nazionale (nel 2014 64,4% di raccolta differenziata a fronte di una media delle regioni del Nord del 54,4% e una media nazionale del 42,3%), viene pertanto mortificata da comportamenti illegali e criminali di soggetti che, guidati dal solo profitto, mescolavano rifiuti speciali con rifiuti diversi e addirittura riuscivano a trarne guadagno nella vendita come materia prima (si veda la Valdastico Sud) invece che pagare per il loro smaltimento. In Veneto ci sono 485 siti contaminati, tra i quali numerosi siti sui quali hanno per anni operato le società che gestivano illecitamente il ciclo dei rifiuti”.

“Quello della commissione non vuole essere un allarme ma una seria e precisa ricognizione di una situazione grave e pericolosa per ambiente, salute ed economia veneta – commenta l’on. Pd Sara Moretto -. La politica, a tutti i livelli, dovrebbe prendere coscienza di ciò che è accaduto per anni e agire conseguentemente con scelte chiare in ambito ambientale e con una programmazione per il futuro che eviti il ripetersi di fatti che compromettono un intero territorio. Con amarezza, da veneta, apprendo che tutto ciò è avvenuto in ‘casa nostra’, a spese nostre”.

“Mi indigna il fatto che Lega e FI, da anni alla guida del governo regionale del Veneto, abbiano scelto di votare contro la risoluzione per basse logiche di appartenenza partitica – incalza la deputata -. La commissione ha usato per l’indagine sul Veneto le stesse metodologie, la stessa imparzialità, la stessa serietà utilizzata per le altre relazioni. Sarebbe stato responsabile prendere atto e distanza dai comportamenti illegali riscontrati nel nostro territorio e aver colto la sfida di una nuova stagione di politiche ambientali e dei rifiuti per il Veneto”.

Indicatori di compliance, De Franceschi: “Un restyling che produrrà solo nuovi costi. Si torni al concordato preventivo fiscale”

L’annuncio del “pensionamento” degli studi di settore per lasciare spazio agli “indicatori di compliance” è, per il tributarista veneziano Alberto De Franceschi, il tentativo di “vestire a nuovo ciò che nuovo non è”.
“Questo restyling produrrà solo nuovi costi per noi operatori del settore – avverte l’esperto – per nuovi software, formazione, manualistica varia e fiumi di ore straordinarie in attesa della versione definitiva a ridosso scadenza”.
De Franceschi insiste nel sottolineare che “la questione si risolverebbe più semplicemente con il vecchio, ma efficientissimo, concordato preventivo fiscale triennale. Questo consentirebbe la tranquillità agli imprenditori di fare pianificazione fiscale nei propri bilanci e al fisco di monitorare e programmare meglio le proprie azioni sia di controllo che di gettito delle imposte”.

De Franceschi- Mancati rimborsi dei 730 dovuti ad anomalie del precompilato

Alberto De Franceschi, tributarista: “Sistema ancora acerbo, in molti confermano i dati senza verificare e le 220mila lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate ne sono l’amara conferma”

In molti attendevano, tra luglio e agosto, il rimborso dei modelli 730. Molti, anche in Veneto, non sono ancora arrivati. Il motivo? Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi aveva annunciato, in prossimità di Ferragosto, l’imminente arrivo di 220 mila lettere relative ad anomalie e omissioni da 730 e in particolare per quelli che hanno utilizzato il sistema dei “precompilati”. «Questo significa che il mancato rimborso del 730 può essere causato dalla sospensione a seguito di anomalie – fa sapere il tributarista veneziano Alberto De Franceschi -. Non a caso alla riapertura dei nostri uffici in queste ore siamo stati inondati di chiamate di pensionati, nostri ex clienti che hanno fatto per la prima volta il precompilato, preoccupati perché non hanno ricevuto ad agosto il rimborso tanto atteso».

Nel complesso, i modelli trasmessi in provincia di Treviso sono 41.352, a Venezia sono 46.353 e a Padova sono 44.638. «Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate – fa sapere De Franceschi – circa il 10% di questi presentano anomalie, quindi ci aspettiamo circa 4.100 lettere nel trevigiano, 4.600 a Venezia e 4.400 nel padovano. Le comunicazioni riguardano modelli in cui sono indicati dati non corretti o anomali come, ad esempio, i giorni delle certificazioni uniche prodotte dall’INPS non indicati correttamente, talune spese mediche e sanitarie non deducibili o indicate nel modello anche se già rimborsate dalle assicurazioni e, non ultimo, chi non ha fatto il modello anche se tenuto».

«Il sistema del precompilato pertanto è da ritenersi ancora acerbo – continua l’esperto – non avendo ancora pesato bene l’utenza che non sempre è sufficientemente preparata sia a livello informatico sia normativo a fare da sé il modello visto che in molti casi conferma senza verificare i dati, che spesso sono parziali o inesatti. L’invio delle 220mila comunicazioni ne è l’amara conferma».

Qualora il contribuente abbia ricevuto l’avviso può sistemare le anomalie e contestazioni o attraverso il modello 730 integrativo o con un modello unico. «La scelta spesso è determinata dal risultato – spiega De Franceschi  -: se a debito o minor credito d’imposta si dovrà pagare con modello F24 calcolando le sanzioni ridotte con il ravvedimento operoso per i giorni di ritardato nel pagamento e successivamente si deve fare un modello unico integrativo da trasmettere entro il 30 settembre. Se a credito o a maggior credito o per variazione del sostituto d’imposta potrà compilare un modello 730 integrativo entro il 31 ottobre che produrrà il rimborso spettante entro la liquidazione del cedolino di dicembre, quindi entro il 10 gennaio 2017. In assenza del sostituto d’imposta (datore di lavoro) il rimborso verrà fatto direttamente dall’Agenzia delle Entrate. In tutti i casi consigliamo di farsi assistere da un professionista abilitato o da un CAF di vostra fiducia».

Città metropolitana, Baretta: “Brugnaro si intesti la battaglia per superare i suoi attuali confini”

“Il Sindaco della Città Metropolitana di Venezia dovrebbe intestarsi la battaglia per superare gli attuali confini della Città Metropolitana”. Così il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Pier Paolo Baretta, in occasione della presentazione del libro “La città metropolitana di Venezia”, avvenuta questa mattina presso l’Hotel Ausonia e Hungaria, Lido di Venezia. “L’idea della PaTreVe – ha proseguito – resta valida. Serve, infatti, una visione ampia di sviluppo del territorio vista l’importanza del Veneto, e di questi territori in particolare, in Italia, in Europa e nel mondo. Non dobbiamo accontentarci dei confini attuali e non dobbiamo considerare la Città Metropolitana come ultimo approdo, ma come punto di partenza. Auspico che il sindaco Brugnaro si ponga l’obiettivo di andare oltre questa logica, e di pensare questo territorio come fortemente strategico solo se integrato con i vicini capoluoghi”. Il sottosegretario ha poi proseguito il suo intervento sottolineando l’importanza della città di Venezia in una cornice internazionale, come dimostra anche l’attenzione che gravita sulla città grazie alla Mostra del Cinema attualmente in corso. “Venezia è e sarà sempre al centro dell’interlocuzione nazionale e internazionale, è quindi lecito e doveroso attivarsi per realizzare una programmazione ad ampio raggio, se si vuole intraprendere una direzione seria. È anche vero che su Venezia incidono troppi poteri, che spesso esulano dalle competenze locali, e questo è un tema che l’amministrazione pone e in modo giusto, e il Governo si sta adoperando perché questa sproporzione di poteri venga risolta. Per questo è fondamentale che l’amministrazione eletta dai cittadini abbia maggior ruolo e potere nelle decisioni che riguardano il destino di Venezia e interloquire con il Governo centrale è fondamentale”. “Penso, infine, che per quanto riguarda la fiscalità vada aperto un negoziato tra il Governo e la città, partendo da un’idea ben strutturata di come impiegare il bilancio presente e futuro. Esiste la coscienza che Venezia abbia un problema manutentivo molto rilevante, questo è un aspetto della sua specificità, e il superamento del Patto di Stabilità al quale abbiamo lavorato può diventare una situazione specifica per Venezia su cui aprire una discussione più ampia”. “La Città Metropolitana – ha concluso – ha il ruolo di unire i territori, e non di dividerli, superando la dicotomia tra territorio urbano ed extraurbano. Venezia ha il dovere di risollevarsi e la Città Metropolitana offre questa importante e imperdibile opportunità, che bisogna cogliere rapidamente.”

De Franceschi, mancati rimborsi dei 730 dovuti ad anomalie del precompilato: perchè succede e come rimediare

Alberto De Franceschi, tributarista: “Precompilato sistema ancora acerbo, in molti confermano i dati senza verificare e le 220mila lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate ne sono l’amara conferma”

In molti attendevano, tra luglio e agosto, il rimborso dei modelli 730. Molti, anche in Veneto, non sono ancora arrivati. Il motivo? Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi aveva annunciato, in prossimità di Ferragosto, l’imminente arrivo di 220 mila lettere relative ad anomalie e omissioni da 730 e in particolare per quelli che hanno utilizzato il sistema dei “precompilati”. «Questo significa che il mancato rimborso del 730 può essere causato dalla sospensione a seguito di anomalie – fa sapere il tributarista veneziano Alberto De Franceschi -. Non a caso alla riapertura dei nostri uffici in queste ore siamo stati inondati di chiamate di pensionati, nostri ex clienti che hanno fatto per la prima volta il precompilato, preoccupati perché non hanno ricevuto ad agosto il rimborso tanto atteso».

Nel complesso, i modelli trasmessi in provincia di Treviso sono 41.352, a Venezia sono 46.353 e a Padova sono 44.638. «Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate – fa sapere De Franceschi – circa il 10% di questi presentano anomalie, quindi ci aspettiamo circa 4.100 lettere nel trevigiano, 4.600 a Venezia e 4.400 nel padovano. Le comunicazioni riguardano modelli in cui sono indicati dati non corretti o anomali come, ad esempio, i giorni delle certificazioni uniche prodotte dall’INPS non indicati correttamente, talune spese mediche e sanitarie non deducibili o indicate nel modello anche se già rimborsate dalle assicurazioni e, non ultimo, chi non ha fatto il modello anche se tenuto».

«Il sistema del precompilato pertanto è da ritenersi ancora acerbo – continua l’esperto – non avendo ancora pesato bene l’utenza che non sempre è sufficientemente preparata sia a livello informatico sia normativo a fare da sé il modello visto che in molti casi conferma senza verificare i dati, che spesso sono parziali o inesatti. L’invio delle 220mila comunicazioni ne è l’amara conferma».

Qualora il contribuente abbia ricevuto l’avviso può sistemare le anomalie e contestazioni o attraverso il modello 730 integrativo o con un modello unico. «La scelta spesso è determinata dal risultato – spiega De Franceschi  -: se a debito o minor credito d’imposta si dovrà pagare con modello F24 calcolando le sanzioni ridotte con il ravvedimento operoso per i giorni di ritardato nel pagamento e successivamente si deve fare un modello unico integrativo da trasmettere entro il 30 settembre. Se a credito o a maggior credito o per variazione del sostituto d’imposta potrà compilare un modello 730 integrativo entro il 31 ottobre che produrrà il rimborso spettante entro la liquidazione del cedolino di dicembre, quindi entro il 10 gennaio 2017. In assenza del sostituto d’imposta (datore di lavoro) il rimborso verrà fatto direttamente dall’Agenzia delle Entrate. In tutti i casi consigliamo di farsi assistere da un professionista abilitato o da un CAF di vostra fiducia».

Sottosegretario Baretta visita centro Enav Abano Terme (Pd) – “Ulteriore conferma della strategicità del nostro territorio”

Questa mattina, il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Pier Paolo Baretta, ha fatto visita presso il centro di controllo d’aria ENAV di Abano Terme (Padova). Durante la visita, alla quale ha partecipato anche il senatore Giorgio Santini e l’Amministratore delegato Roberta Neri, il personale e i responsabili del centro hanno illustrato al Sottosegretario le dinamiche e gli strumenti attraverso i quali viene monitorato quotidianamente il traffico aereo nei cieli del Nordest.

“È molto interessante, nonché affascinante, vedere da vicino cosa succede a pochi chilometri sopra di noi – ha detto il sottosegretario Baretta -. Il centro di controllo ENAV di Abano Terme rappresenta un centro di altra professionalità e di tecnologia avanzata al servizio della sicurezza. Si tratta di un’ulteriore conferma della strategicità del nostro territorio, che ogni giorno viene attraversato da migliaia di velivoli in transito o provenienti e diretti nei nostri aeroporti. Sono molto soddisfatto del lavoro che ho visto essere svolto da ciascuno con estrema puntualità e massima precisione e, in virtù di questo, auspico che ci si renda finalmente conto di quanto il Veneto e l’Italia siano territori estremamente competitivi, non solo in Europa, ma in tutto il mondo, e si continui a puntare sempre di più su questo settore per migliorare ancora di più l’eccellenza e la serietà che ci caratterizzano”.

TTIP, De Franceschi: “Negoziati falliti solo a causa Brexit”

La Gran Bretagna è “un cane sciolto” che può commerciare con i 53 paesi del Commonwealth e se ne “infischia” degli accordi con l’Ue.

 Il trattato di libero scambio Usa-Ue è fallito. A dirlo il vicecancelliere e ministro dell’Economia tedesco, Sigmar Gabriel, secondo cui “come europei non possiamo accettare supinamente le richieste americane”. Per il tributarista veneto Alberto De Franceschi la vera ragione del naufragio del trattato, però, “nasce solo in seguito ad alcuni fatti importantissimi. Brexit, ad esempio, che ha rotto gli schemi di accordo e ha fatto cambiare posizione a molti, Hilary Clinton compresa”.

Perchè? “Semplice – spiega l’esperto -. La Gran Bretagna ha un trattato, il Commonwealth, che, con i suoi 53 Stati aderenti, le consente di ‘infischiarsene’ di accordi con l’Europa: grazie ai Paesi del Commonwealth (come, giusto per fare due esempi, Canada e Hong Kong, etc.) può commerciare ciò che vuole sia negli Stati Uniti che in Europa”.

“Con Brexit la Gran Bretagna non ha più vincoli e questo la rende di fatto un cane sciolto – incalza De Franceschi -. Non a caso ha già paventato la rottura dell’embargo con la Russia e la ripresa delle trattative commerciali. Cosa che a noi italiani è costata tantissimo e che così facendo invalida qualunque azione repressiva americana nei confronti della Gran Bretagna”.

In ogni caso, avverte De Franceschi, i negoziati non sono chiusi, ma solo rimandati, anche in attesa delle prossime elezioni presidenziali americane. “Li ritroveremo rimodulati con ogni probabilità e rinominati, per camuffarli – avvisa -. A questo punto, visto che non vi è alcun accordo ufficiale che giustifichi ancora l’embargo russo che tanto ci sta danneggiando, forse è il caso di anticiparne la decadenza prima che lo faccia la Gran Bretagna”.

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