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Assemblea Anci Veneto, dichiarazioni sottosegretario Baretta

“Questo momento di svolta non va sottovalutato: dopo anni di difficoltà, con interventi pesanti nei confronti degli enti locali, quest’anno non verrà fatto alcun taglio“ lo ha detto il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta in occasione dell’Assemblea Regionale dell’ANCI Veneto, tenutasi oggi pomeriggio/ieri a Selvazzano Dentro (PD) alla presenza dei Sindaci dei comuni veneti. “Non è un’operazione scontata, ma una scelta politica ben precisa che vuole  dare un segnale di discontinuità”.

Il sottosegretario ha poi evidenziato alcuni temi e azioni di governo nell’ambito della finanza pubblica e degli enti locali.

“Abbiamo ottenuto il superamento del Patto di Stabilità perché in una situazione di ripresa economica tutte le risorse possano essere spese in investimenti pubblici. Per quest’anno, il Governo ha liberato 500 milioni, per un volume di risorse che può superare il miliardo. Inoltre, sono stati tolti dai vincoli altri 480 milioni finalizzati alle scuole e infine messi in campo 500 milioni per la rigenerazione del territorio”.

“La seconda operazione riguarda l’aumento dell’utilizzo dei fabbisogni standard, un tema molto discusso on l’ANCI Veneto. Abbiamo tarato l’utilizzo al 33% per quest’anno, al 44% per il 2017, ma la mia linea è quella di arrivare oltre al 50% entro il 2018“.

“Il 1 gennaio 2017 entrerà in vigore il pareggio di bilancio. In questi mesi si è riflettuto molto, e si è ritenuto che la struttura degli otto saldi previsti dal Governo Monti mettesse in ginocchio i comuni, per questo abbiamo voluto dare un colpo secco con la Legge di Stabilità, e non torneremo indietro”.

“Gli avanzi di bilancio saranno utilizzabili per abbattere il debito, ma non per fare investimenti, a meno che non siano stati impegnati. Io sono convinto che nella prossima Stabilità il Governo riuscirà a liberarli. Si potrebbe anche valutare di finalizzare alcuni sblocchi: il Governo ha bisogno che vengano fatti degli interventi e gli avanzi potrebbero essere articolati per progetti di programmazione territoriale”.

“Il tema delle partecipate è molto delicato, ma il Governo ha una posizione precisa: devono essere sfoltite. In Italia ce ne sono oltre 8mila e sono eccessive. Spetta alle amministrazioni individuare le società su cui intervenire, quindi siano loro a scegliere se tagliare quelle meno virtuose o se optare per la capacità di fare sistema. In Veneto quest’ultima è una realtà molto diffusa; molte società hanno realizzato delle sinergie coinvolgendo diversi comuni. Questo tema va quindi affrontato nell’ottica di un piano di riorganizzazione complessiva.”

Sull’IMU agricola il Sottosegretario Baretta ha infine detto: “Abbiamo accantonato 75 milioni per far fronte alle situazioni di rimborso. Il Governo ha intenzione di ristorare quanto dovuto, ma occorre accertarsi dell’effettivo importo. Per questo, abbiamo chiesto ad AGEA i codici fiscali degli imprenditori agricoli, in modo da controllare la posizione complessiva di tutti i comuni in base ai versamenti degli F24. Una volta effettuato l’accertamento, il Governo non esiterà a ristorare gli importi dovuti, nella speranza che rientrino nei 75 milioni predisposti a questo scopo”.

Torre campanaria di Portogruaro, Moretto e Martella (pd): “Bene l’adesione all’iniziativa del Governo per la messa in sicurezza”

“Cogliendo l’invito rivoltogli dal gruppo consigliare del centrosinistra, è giusto che il Comune di Portogruaro chieda ai propri cittadini di partecipare all’iniziativa del Governo che consente a tutti di proporre beni culturali sui quali investire risorse pubbliche, segnalando la Torre campanaria del Duomo di Sant’Andrea”. Così i deputati portogruaresi del Partito Democratico, Sara Moretto e Andrea Martella.
“Si tratta di un’occasione unica non solo per dare concretezza ai principi di partecipazione attiva dei cittadini nelle scelte di sviluppo culturale e turistico del Paese ma anche per far arrivare a Roma l’urgenza di un intervento di messa in sicurezza di un bene simbolo della Città di Portogruaro, che merita di essere valorizzata per le sue peculiarità culturali ed architettoniche. Ci auguriamo che quanta più gente possibile segnali, entro il 31 maggio prossimo, questo significativo momumento alla mail attivata dal Governo bellezza@governo.it”.

Imu in comodato e agevolazione del 50%, il tributarista De Franceschi: “Per ottenerla si spende di più di quanto si pagherebbe a costo pieno”

Importanti novità sono state introdotte dalla Legge di stabilità 2016 in materia di versamento dell’Imu per chi ha concesso gratuitamente in comodato d’uso un immobile ai parenti in linea retta entro il primo grado (figli e/o genitori). I Comuni di tutt’Italia hanno deliberato nelle scorse settimane la riduzione del 50% della base imponibile Imu e Tasi per le abitazioni concesse in comodato d’uso. Ma l’aggravio burocratico e di spese per la produzione della documentazione necessaria annulla, di fatto, i benefici. A rilevarlo è il tributarista veneziano Alberto De Franceschi, presidente dell’Associazione 2010, che parla di “ennesima ingiustizia e disparità di trattamnento tributario”.

Diverse le criticità rilevate. Innanzitutto, rimane l’obbligo del pagamento dell’imposta (Imu) in capo al proprietario: “È assurdo che un genitore che concede al figlio un immobile debba anche pagargli sopra l’Imu e la Tasi, pure se in misura ridotta. Forse è il caso di pensare a una modifica della norma affinchè il soggetto obbligato al pagamento dell’imposta sia l’utilizzatore” sottolinea De Franceschi.

C’è poi il problema dell’obbligo di registrazione del contratto di comodato che viene posto come requisito essenziale. “Ma è stato comunicato solo ora – sottolinea il tributarista – È noto che ci sono situazioni pre-esistenti che non necessariamente hanno registrato alcun comodato, visto che questo contratto prevede sia la forma verbale sia la registrazione solo in caso d’uso. Si producono così sanzioni per l’eventuale tardiva registrazione”. In base a quanto pubblicato nel sito dell’Agenzia delle Entrate, tale adempimento costa al contribuente 200 euro, più 16 euro per ogni 100 righe di documento per la marca da bollo. “Inoltre, è consentito a un genitore con più figli e più immobili di proprietà concessi in comodato di ricevere l’agevolazione solo su un unico immobile. E concludiamo l’ingiustizia con la richiesta anche della dichiarazione Imu da protocollare – aggiunge l’esperto -: se il contribuente si avvale di un professionista/Caf non spenderà meno di 50 euro. Tutto ciò produce ai cittadini/contribuenti una spesa che va da 400 euro a salire. Mi sembra che ancora una volta per ricevere una ‘agevolazione’ di cui non vi è certezza della durata nel tempo (si veda quante volte la norma è stata cambiata sinora) i cittadini siano costretti a pagare anche più di quanto l’agevolazione produce”.

 

Cosa prevede l’esenzione:

 

Viene ridotta al 50% la base imponibile IMU e TASI per le unita’ immobiliari e relative pertinenze individuate nel contratto, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che: il contratto sia stato registrato; il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato. Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all’immobile concesso in comodato, possieda nello stesso Comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Un’altra condizione è che venga presentata apposita dichiarazione IMU.

On. Moretto: “Al lavoro per proposte concrete per ricreare fiducia tra clienti e banche”

La deputata Pd Sara Moretto ha preso parte oggi pomeriggio all’incontro sul tema “Il risparmio tradito, ricostruire la fiducia – Restituire la dignità agli azionisti Popolare Vicenza e Veneto Banca”.
Di seguito una sua dichiarazione.

“Le vicende che hanno coinvolto i risparmiatori di Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca ci impongono una riflessione seria sul concetto di finanza sostenibile, che oltre a creare un surplus economico miri a creare valore nel tempo e proteggere l’investitore. Penso che questo sia qualcosa su cui dobbiamo riflettere ed è una scelta che a livello normativo può essere sostenuta dal Governo con proposte concrete per dare strumenti immediati nell’individuare investimenti affidabili nei quali i clienti possano riporre fiducia. A questi si devono associare interventi di ristrutturazione vera e propria del rapporto tra cliente e istituto bancario. Alla Camera stiamo lavorando in questa direzione, la nostra intenzione è quella di formulare proposte concrete affinché si superi il divario tra clienti e banche e torni a crearsi quel rapporto di fiducia che si sta dissolvendo.”

Mestre, incontro “Finanza Tradita”, Baretta: “Insieme per costruire strategia finanziaria per il Veneto con piano di risanamento per famiglie e imprese”

Il sottosegretario all’economia e alle finanze, On. Pier Paolo Baretta ha partecipato, oggi pomeriggio a Mestre, all’incontro sul tema “Il risparmio tradito, ricostruire la fiducia – Restituire la dignità agli azionisti Popolare Vicenza e Veneto Banca”.
Di seguito una sintesi del suo intervento.

“Il governo Renzi pochi mesi dopo il suo insediamento ha dato il via a tre riforme del sistema bancario: quella delle popolari, delle fondazioni e delle BCC. Inoltre ha dato il suo assenso alla commissione parlamentare sui controlli. Da ultimo abbiamo dato vita al fondo privato Atlante e al decreto che avvia i rimborsi agli obbligazionisti truffati.
Tutto ciò perché, pur nelle difficoltà generali, noi stiamo dalla parte dei risparmiatori.
Adesso dobbiamo guardare avanti. È la strada della collaborazione, del dialogo e delle proposte concrete quella che dobbiamo intraprendere (a cominciare dalla azione di responsabilità!) se vogliamo evitare altre situazioni come quelle accadute a Veneto banca e popolare di Vicenza.
Serve una strategia di lungo termine che, soprattutto in Veneto, chiami al loro ruolo il sistema politico, l’intero sistema finanziario veneto e gli imprenditori veneti per dare vita ad un piano di risanamento e sviluppo a sostegno delle famiglie e delle imprese.”

Noale (VE) – Porte aperte Gruppo Cosmo, dichiarazione Sottosegretario Baretta

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta, ha preso parte all’open day organizzato dall’azienda Gruppo Cosmo di Noale. Segue una sua dichiarazione sulla mattinata trascorsa presso lo stabilimento.
“L’importanza ed il valore dello stabilimento del gruppo Cosmo di Noale si percepisce bene visitando gli impianti dotati di alta tecnologia moderna e di una consapevole attenzione all’ambiente. Un settore, quello dei materiali inerti, che si è profondamente trasformato da semplice raccolta di rifiuti e scarti a trasformazione, recupero, bonifica. Qui si coglie perfettamente come la sensibilità nei confronti dell’ambiente abbia cambiato profondamente e in positivo la cultura industriale. Alcuni imprenditori, tra questi la famiglia Cosmo, hanno affrontato questa sfida con una chiave di lettura sociale, favorendo al contempo la crescita del nostro territorio. Lo dimostra il fatto che in queste due giornate l’azienda abbia voluto aprire le sue porte ai giovani, ai ragazzi, per presentare la sua attività. Qui stiamo parlando di qualità, in tutti i sensi. Qualità del lavoro, dell’ambiente e qualità della vita. Il gruppo Cosmo possiede e pratica quotidianamente questo valore, ed è per questo che dobbiamo incoraggiare realtà simili, per garantire al nostro territorio il futuro che merita”.
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