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Banche venete, sottosegretario Baretta: “Ripartire da azione di responsabilità e piano di ristoro per i risparmiatori”

“Una lettura critica delle vicende delle banche venete deve partire dalla necessità di fare chiarezza”. Questo quanto affermato dal sottosegretario Pier Paolo Baretta nel corso della presentazione del libro “Banche rotte” di Maurizio Crema a Più libri, più liberi, la Fiera della Piccola e Media Editoria in corso a Roma.
“Non ho mai parlato – prosegue Baretta – di speculatori, perché credo sia corretto parlare di risparmiatori, distinguendo tra risparmiatori azionisti, risparmiatori obbligazionisti e risparmiatori correntisti. Tra di loro, anche tra coloro che sono stati truffati, ci sono posizioni e responsabilità diverse che fanno emergere con forza il problema dell’assenza di educazione finanziaria nel nostro Paese. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge su questo tema, perché crediamo che i cittadini debbano essere tutelati anche attraverso la messa a disposizione di strumenti di conoscenza ed interpretativi che vadano al di là dei controversi moduli Mifid o delle lusinghe delle banche.
Le vicende di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza aprono una riflessione profonda sulla società veneta. Ci sono precise responsabità degli amministratori delle banche, ma, anche, una omissione generale.Il Veneto ha avuto una  crescita economica molto veloce alla quale non ha fatto da contraltare una necessaria maturazione istituzionale, politica e di assetti economici e culturali. Sicché, dopo cinque anni con  scossoni continui all’assetto economico e sociale, non siamo stati in grado di dare una risposta adeguata alla crisi. È esemplificativa, in tal senso, la reazione all’arrivo del fondo Atlante, avvertito come un pericolo di colonnizzazione. Eppure non un solo euro degli imprenditori veneti è stato investito per salvare i due istituti.
A questo punto, è necessario ripartire da due nodi cruciali: l’azione di responsabilità e il piano di ristoro per i risparmiatori. Solo attraverso questi due interventi si potrà segnare una cesura tra passato e futuro, restituendo fiducia al territorio e ai risparmiatori. Per quanto riguarda il futuro, – conclude – le due banche devono lavorare a un piano industriale per la fusione, anche guardando complessivamente al sistema finanziario veneto, ossia a quello  delle molte, troppe, banche di credito cooperativo e delle molte fondazione bancarie, dentro una prospettiva di crescita. Un disegno sulla finanza veneta è un disegno sul Veneto. È questo che serve, è questo che manca”.

Crisi banche venete, rapporto unioncamere, Baretta “Avviare discussione urgente su nascita di un circuito finanziario veneto”

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta, ha partecipato questa mattina alla conferenza stampa di presentazione del rapporto di Unioncamere del Veneto sugli effetti della crisi delle due principali banche popolari del territorio (Veneto Banca e Popolare di Vicenza).

“È molto importante la ricerca di Unioncamere Veneto sulla crisi delle due banche popolari venete, perché ci porta su un terreno di discussione vero e concreto che può aiutarci a prendere delle decisioni.

La crisi delle due banche venete ha assunto una dimensione drammatica perché si è abbattuta soprattutto sulle famiglie, sui piccoli risparmiatori, e meno sul sistema imprenditoriale.

Di conseguenza dobbiamo gestire un grave impatto finanziario, ma sul quale si è riverberato un serio impatto emotivo che ha ripercussioni sulla crisi di fiducia di cittadini e imprese e il cui danno non è misurabile solo in termini finanziari.

Siamo di fronte a una crisi di reputazione di grandi dimensioni. Rispondere alla crisi delle due banche implica una discussione urgente sulla nascita di un circuito finanziario veneto, di un veicolo che riconsolidi lo sviluppo strategico del territorio.

Le banche sono state salvate e noi non abbiamo alcuna intenzione di vederle fallire, quindi ci aspettiamo una strategia di uscita, un piano industriale che in tempi relativamente brevi fornisca un’idea di rilancio.

Per questo ritengo che una delle prime risposte, positive, deve arrivare dall’interno: ci aspettiamo il prima possibile una forte azione di responsabilità da parte degli amministratori delle due banche per creare una cesoia tra il passato e il presente.

Non possiamo più ragionare per singoli pezzi, non possiamo più andare avanti nell’ottica di piccoli territori: è necessaria un’idea di sistema. Questo può essere il primo, significativo passo avanti verso una rottura di continuità e verso la rinascita della finanza veneta.”

On. Moretto: “Al lavoro per proposte concrete per ricreare fiducia tra clienti e banche”

La deputata Pd Sara Moretto ha preso parte oggi pomeriggio all’incontro sul tema “Il risparmio tradito, ricostruire la fiducia – Restituire la dignità agli azionisti Popolare Vicenza e Veneto Banca”.
Di seguito una sua dichiarazione.

“Le vicende che hanno coinvolto i risparmiatori di Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca ci impongono una riflessione seria sul concetto di finanza sostenibile, che oltre a creare un surplus economico miri a creare valore nel tempo e proteggere l’investitore. Penso che questo sia qualcosa su cui dobbiamo riflettere ed è una scelta che a livello normativo può essere sostenuta dal Governo con proposte concrete per dare strumenti immediati nell’individuare investimenti affidabili nei quali i clienti possano riporre fiducia. A questi si devono associare interventi di ristrutturazione vera e propria del rapporto tra cliente e istituto bancario. Alla Camera stiamo lavorando in questa direzione, la nostra intenzione è quella di formulare proposte concrete affinché si superi il divario tra clienti e banche e torni a crearsi quel rapporto di fiducia che si sta dissolvendo.”

Riforma Bcc, Moretto (pd): “Per le banche venete garantiti autonomia e radicamento sul territorio”

“Anche le Banche di credito cooperativo del Veneto saranno interessate dal processo di unificazione previsto dalla riforma delle Bcc ed entreranno a far parte di un grande gruppo nazionale. Sarà un’importante occasione di crescita per i nostri istituti di credito, che saranno rafforzati da questo processo, senza che ne venga intaccata in alcun modo l’autonomia o i rapporti con il territorio di appartenenza. Rimarrà intatto lo spirito mutualistico che  ha da sempre contraddistinto le nostre banche”. È il commento dell’on. Sara Moretto, membro della Commissione Finanze alla Camera che ha licenziato quest’oggi, nell’ambito del Dl Banche, la riforma delle Bcc.

“Il testo della riforma è stato migliorato in Commissione grazie agli emendamenti approvati – aggiunge – e riesce nell’obiettivo di tutelare  il mondo cooperativo e lo spirito mutualistico. In particolare, è stato approvato un emendamento che introduce la possibilità di creare sottogruppi regionali, proprio a tutela del radicamento sul territorio”.

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