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Ordine dei Geologi Veneto e Anci Veneto firmano un accordo per prevenire e mitigare gli effetti dei fenomeni naturali

Valorizzare all’interno delle Amministrazioni Comunali la cultura geologica, la conoscenza e tutela del territorio e della popolazione, la consapevolezza dei rischi naturali: è questo l’obiettivo del protocollo di collaborazione firmato tra l’Ordine dei Geologi della Regione del Veneto e l’ANCI Veneto (Associazione Nazionale Comuni Italiani), come già avvenuto in Emilia Romagna. La frequenza dei fenomeni di dissesto in un territorio urbanizzato, fragile e sempre a rischio, ha portato i due enti a condividere un senso di collaborazione e condivisione delle tematiche geologiche e idrogeologiche.

Dopo il volontario contributo nei gruppi di Protezione Civile recentemente attivati nella fase post-sisma del terremoto che ha colpito l’Italia Centrale, i geologi mettono a disposizione delle amministrazioni comunali la conoscenza del territorio che è intrinseca alla loro professione per attuare quella prevenzione che oggi non è possibile.

“ANCI Veneto e Ordine regionale concordano nel ritenere, per un’adeguata prevenzione e mitigazione degli effetti dei fenomeni  naturali e non, che le amministrazioni comunali debbano rafforzare la conoscenza delle caratteristiche dei loro territori per tramite e merito delle conoscenze geologiche-geotecniche-ambientali nelle azioni amministrative inerenti le trasformazioni territoriali, le scelte urbanistiche, edilizie, ambientali, energetiche e nelle corrispondenti decisioni di governo – fa sapere il presidente dell’Ordine Veneto, Pietro Zangheri. ANCI Veneto e OGRV riconoscono che i Sindaci, in qualità di responsabili della sicurezza del territorio e dei cittadini, per poter svolgere al meglio le loro funzioni, necessitano di competenze e professionalità a supporto delle decisioni non sempre facilmente riscontrabili all’interno delle amministrazioni.

Il Protocollo si basa su quattro obiettivi:

1.       Promuovere e incentivare la presenza del geologo in tutte le amministrazioni.

2.       Creare raggruppamenti tecnici territoriali in ambito idrogeologico: viene previsto l’avvio di un percorso formativo specifico – anche in collaborazione con le strutture tecniche regionali e provinciali competenti in materia – per la costituzione di presidi idrogeologici territoriali costituiti da gruppi di professionisti esperti in materia della gestione del rischio e di procedure operative in caso di allerta di tipo idrogeologico proveniente dalle strutture di Protezione Civile regionale.

3.       Formazione dei tecnici comunali per adeguati controlli degli elaborati geologici: OGRV e ANCI Veneto avvieranno una specifica attività formativa per dare gli strumenti necessari ad un reale controllo qualitativo degli elaborati di tipo geologico-geotecnico presenti nella documentazione oggetto di istruttoria nei procedimenti di pianificazione territoriale e di interventi urbanistici ed edilizi nonché di trasformazione e uso del territorio, con particolare riferimento alle istruttorie sulla compatibilità sismica e sulle criticità idrogeologiche.

4.       Divulgazione della cultura della prevenzione: Ordine regionale e ANCI Veneto intendono collaborare per la divulgazione delle problematiche connesse ai rischi territoriali (in particolare idrogeologico e sismico) e alla loro prevenzione anche mediante incontri informativi e formativi, presso scuole, associazioni di categoria, di volontariato e per la cittadinanza in generale.

“I geologi fanno il primo passo, l’ANCI lo riconosce, ma è dal Governo che deve avvenire il riconoscimento di questa categoria professionale mettendo al primo posto lo studio del territorio nelle pratiche e pianificazioni urbanistiche ed edilizie – incalza Zangheri -. Invece, ancora oggi i disegni di legge e le norme che sono in via approvazione vanno in senso contrario relegando la geologia a un mero adempimento burocratico nella procedura autorizzativa. Non è più il tempo dei roboanti proclami, si deve passare alle vie di fatto e l’accordo ANCI e Ordine veneto deve costituire il primo mattone verso un migliore controllo del territorio nell’ottica della prevenzione e della tutela e sicurezza del cittadino”.

Crisi banche venete, rapporto unioncamere, Baretta “Avviare discussione urgente su nascita di un circuito finanziario veneto”

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta, ha partecipato questa mattina alla conferenza stampa di presentazione del rapporto di Unioncamere del Veneto sugli effetti della crisi delle due principali banche popolari del territorio (Veneto Banca e Popolare di Vicenza).

“È molto importante la ricerca di Unioncamere Veneto sulla crisi delle due banche popolari venete, perché ci porta su un terreno di discussione vero e concreto che può aiutarci a prendere delle decisioni.

La crisi delle due banche venete ha assunto una dimensione drammatica perché si è abbattuta soprattutto sulle famiglie, sui piccoli risparmiatori, e meno sul sistema imprenditoriale.

Di conseguenza dobbiamo gestire un grave impatto finanziario, ma sul quale si è riverberato un serio impatto emotivo che ha ripercussioni sulla crisi di fiducia di cittadini e imprese e il cui danno non è misurabile solo in termini finanziari.

Siamo di fronte a una crisi di reputazione di grandi dimensioni. Rispondere alla crisi delle due banche implica una discussione urgente sulla nascita di un circuito finanziario veneto, di un veicolo che riconsolidi lo sviluppo strategico del territorio.

Le banche sono state salvate e noi non abbiamo alcuna intenzione di vederle fallire, quindi ci aspettiamo una strategia di uscita, un piano industriale che in tempi relativamente brevi fornisca un’idea di rilancio.

Per questo ritengo che una delle prime risposte, positive, deve arrivare dall’interno: ci aspettiamo il prima possibile una forte azione di responsabilità da parte degli amministratori delle due banche per creare una cesoia tra il passato e il presente.

Non possiamo più ragionare per singoli pezzi, non possiamo più andare avanti nell’ottica di piccoli territori: è necessaria un’idea di sistema. Questo può essere il primo, significativo passo avanti verso una rottura di continuità e verso la rinascita della finanza veneta.”

Nuovo codice dei contratti e anticorruzione, giovedì 17 novembre a Vicenza seconda tappa del ciclo di seminari per ingegneri

Seconda tappa del ciclo di incontri organizzato dalla Foiv – Federazione Ordini Ingegneri del Veneto per fare chiarezza sul Nuovo codice dei contratti e le Linee guida dell’Anac nei servizi di ingegneria. Cosa cambia in materia di programmazione, progettazione e realizzazione delle opere pubbliche e private? Se ne parlerà giovedì 17 novembre 2016 a Vicenza presso la Sala dei Fondatori al Centro Congressi di Confartigianato in via E. Fermi 134  (locandina allegata). L’incontro si concentrerà sul tema delle gare per l’affidamento degli incarichi, sul sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa e la formazione delle commissioni. Sarà rivolto agli ingegneri delle province di Verona, Vicenza, Rovigo e Padova.

Spetta alle rappresentanze professionali, e quindi anche alla nostra, collaborare per la migliore riuscita possibile di una strategia che riduca gli spazi del malaffare e incentivi maggiore correttezza nei sistemi produttivi – sottolinea il Presidente della FOIV, ing. Gian Pietro Napol -, nella consapevolezza che solo nel rispetto delle regole si possono sviluppare al meglio i saperi di cui, per parte propria, gli ingegneri sono interpreti”.

“È un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto – spiega il coordinatore dei seminari, ing. Mariano Carraro – perché intendiamo porre la massima attenzione sul tema e riteniamo che la formazione sia il mezzo più adeguato. Con questo contributo, ci impegniamo affinché i nostri professionisti siano aggiornati e sensibilizzati nel rispetto delle nuove normative”.

Il ciclo di seminari ha l’obiettivo non solo di aggiornare le figure professionali sui cambiamenti normativi e legislativi del nuovo Codice dei Contratti pubblici, approvato con il recente Decreto legislativo n°50 del 18 aprile 2016, ma anche di sviluppare strategie e saperi di cui quotidianamente gli ingegneri sono protagonisti. Gli incontri, rivolti agli ingegneri liberi professionisti o dipendenti delle amministrazioni pubbliche o delle società private, avranno luogo da novembre 2016 a gennaio 2017 e si concentreranno particolarmente sui servizi di ingegneria e sulle relative linee guida dell’ANAC, Autorità nazionale Anticorruzione.

I seminari – ognuno dei quali approfondirà un tema specifico – prevedono la presenza di relatori esperti in materie ingegneristiche e giuridiche e rappresentanti della Regione Veneto. Il costo per partecipare a ciascun seminario è pari a 10,00 Euro.

Il calendario degli incontri prosegue con le seguenti date:

·         Treviso, giovedì 24 novembre 2016 – ripeterà il tema già svolto a Verona relativo servizi di ingegneria, e sarà rivolto agli ingegneri delle province di Venezia, Treviso e Belluno.

·          Belluno, giovedì 1 dicembre 2016 – ripeterà il tema già svolto a Vicenza, relativo alle gare per l’affidamento degli incarichi dei servizi di ingegneria e sarà rivolto agli ingegneri delle province di Venezia, Treviso e Belluno.

·         Venezia, mercoledì 21 dicembre 2016 – svilupperà prevalentemente il tema del RUP, responsabile unico del procedimento, con particolare riferimento alla rispettiva linea guida dell’ANAC. Il seminario è rivolto a tutti gli ingegneri del Veneto; al suo termine si svolgerà l’Assemblea degli iscritti all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Venezia.

·         Padova, giovedì 19 gennaio 2017 – svilupperà prevalentemente il tema del Direttore dei lavori e del direttore dell’esecuzione, con particolare riferimento alle rispettive linee guida dell’ANAC. Il seminario è rivolto a tutti gli ingegneri del Veneto.

Giornata veneta del risparmio, on. Moretto a San Donà di Piave: “Commissione Finanze al lavoro per proposta di legge su educazione finanziaria”

Questa mattina l’on. Sara Moretto, deputata del Partito Democratico, è intervenuta, nell’ambito della I Giornata veneta del risparmio, alla presentazione della “Carta del risparmio” promossa da Codacons Veneto, ANLA Veneto, Federanziani Senior Italia-Veneto.
Di seguito una sua dichiarazione:

“Innanzitutto, per poter andare avanti e guardare al futuro dobbiamo chiudere questa vicenda tragica che ha coinvolto migliaia di risparmiatori veneti attraverso una chiara individuazione delle responsabilità. Su questo fronte la magistratura è al lavoro e va sostenuta. D’altro canto, ciò che è accaduto non può essere attribuito allo Stato: la responsabilità va cercata all’interno degli istituti bancari.

Una volta conclusa questa fase necessaria, è urgente lavorare per ricomporre il rapporto tra risparmiatori e istituti di credito. Un rapporto che si deve basare su due aspetti: la fiducia, che si è frantumata e che va ricostruita, e la conoscenza degli strumenti finanziari da parte del consumatore. Se siamo arrivati al punto in cui siamo oggi è perché finora il risparmio veneto si è basato solo sulla fiducia, mentre è mancata una adeguata educazione finanziaria.

In Commissione Finanze stiamo lavorando a una proposta di legge che va proprio in questa direzione: il testo che stiamo predisponendo prevede infatti che lo Stato elabori una strategia nazionale per l’educazione finanziaria e che venga creato un comitato di esperti presso il Ministero dell’Economia che detti precise linee guida. Dobbiamo lavorare non solo sui giovani, promuovendo percorsi all’interno delle scuole, ma anche sugli adulti che troppo spesso non sono a conoscenza dei propri diritti e degli strumenti che dispongono come consumatori”.

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