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FOIV – Nuovo Consiglio Direttivo per la Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, Pasqualino Boschetto nominato presidente: “Dobbiamo divulgare l’importanza civile e sociale degli ingegneri”

Si è rinnovata recentemente la governance della FOIV (Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto) per il
quadriennio 2018-2022, con un nuovo Consiglio Direttivo presieduto da Pasqualino Boschetto.
Ingegnere e architetto, classe 1955, Boschetto è Professore Associato di Tecnica e Pianificazione Urbanistica al
Dipartimento di Ingegneria Civile Edile ed Ambientale (DICEA) dell’Università di Padova. È stato Presidente dell’Ordine
degli Ingegneri di Padova e della Fondazione degli Ingegneri di Padova.
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FOIV – 1° giornata della prevenzione sismica domenica 30 settembre

Si svolgerà anche in Veneto, con un grande dispiegamento di forze, la 1° Giornata della Prevenzione Sismica indetta a livello nazionale da Fondazione Inarcassa, Consiglio nazionale degli Ingegneri e del Consiglio nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Nella nostra regione l’iniziativa è organizzata dagli Ordini provinciali degli Ingegneri e degli Architetti e coordinata a livello regionale da FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, e da FOAV – Federazione degli Ordini degli Architetti del Veneto. Leggi tutto

FOIV, CS: 1° giornata della Prevenzione Sismica domenica 30 settembre, oltre 50 piazze in tutto il Veneto e 200 ingegneri e architetti a disposizione per informare e prenotare visita tecnica all’edificio

Si svolgerà anche in Veneto, con un grande dispiegamento di forze, la 1° Giornata della Prevenzione Sismica indetta a livello nazionale da Fondazione Inarcassa, Consiglio nazionale degli Ingegneri e del Consiglio nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Nella nostra regione l’iniziativa è organizzata dagli Ordini provinciali degli Ingegneri e degli Architetti e coordinata a livello regionale da FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, e da FOAV – Federazione degli Ordini degli Architetti del Veneto. Leggi tutto

FOIV – Diamoci una scossa! Presentata la 1° Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica

L’iniziativa, che partirà il prossimo 30 settembre, vede impegnati congiuntamente Consiglio Nazionale Ingegneri, Consiglio Nazionale Architetti e Fondazione Inarcassa, con la partecipazione di altri Ordini e Collegi ed associazioni di categoria.

“Quella di oggi è un’importante iniziativa che segna la collaborazione tra i Consigli Nazionali e la Fondazione Inarcassa braccio operativo sui temi della professione della Cassa di previdenza degli ingegneri e degli architetti”. Queste le parole pronunciate da Armando Zambrano, Presidente del CNI, in occasione della presentazione della Giornata nazionale della Prevenzione sismica, prevista per il prossimo 30 settembre. L’evento, tenutosi ieri a Roma e caratterizzato dallo slogan “Diamoci una scossa!”, è stato promosso da Fondazione Inarcassa, Consiglio Nazionale Ingegneri e Consiglio Nazionale Architetti, con il supporto scientifico di Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Dipartimento Protezione Civile, Conferenza dei Rettori Università Italiane e Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Lo scopo è quello di lanciare la campagna di sensibilizzazione che punta a favorire la cultura della prevenzione sismica e un concreto miglioramento delle condizioni di sicurezza del patrimonio immobiliare italiano.

“Come Rete Professioni Tecniche – ha aggiunto Zambrano – abbiamo sempre pensato alla necessità di una stretta collaborazione con le Casse. Ad esempio attraverso la creazione di un Centro Studi comune e di una Scuola di Formazione. Questa Giornata ci ha offerto la possibilità di creare un’organizzazione comune tra ingegneri e architetti che può lavorare affinché venga sottolineata ulteriormente l’importanza della nostra funzione sussidiaria rispetto allo Stato, ma soprattutto per realizzare qualcosa di concreto per il bene del Paese. Finora hanno aderito all’iniziativa 69 Ordini territoriali degli Ingegneri e 43 degli Architetti. Ne verranno altri e spero si raggiunga la totalità. Il tema, inoltre, è aperto a tutti gli organismi in qualche modo interessati alla prevenzione sismica. Partiamo dal lavoro sul Sisma Bonus ma l’obiettivo di lunga scadenza sarà quello di arrivare a far passare il concetto di obbligatorietà della messa in sicurezza del patrimonio immobiliare italiano. In questo senso dovremo agire da pungolo nei confronti del Governo”.

“I professionisti italiani sono a disposizione per risolvere il difficile tema della sicurezza sismica”. Così Egidio Comodo, Presidente della Fondazione Inarcassa, nell’intervento che ha aperto i lavori. “Ingegneri e architetti – ha proseguito – scendono in campo con la loro professionalità per sostenere la campagna di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza. Lo Stato ha messo a disposizione un importante strumento, il Sisma Bonus. Occorre favorire la sua conoscenza al fine di arrivare davvero alla messa in sicurezza delle case degli italiani”.

Walter Baricchi, in rappresentanza del Consiglio Nazionale degli Architetti, si è espresso così: “In Italia abbiamo dimostrato da sempre una grande capacità di intervento in occasione delle emergenze ma scarsa propensione alla prevenzione. I professionisti vengono da oltre dieci anni di crisi che hanno colpito pesantemente l’autonomia delle libere professioni. E’ arrivato il momento di capire che noi professionisti tecnici non siamo tra noi concorrenti ma convergenti. Dobbiamo tendere ad un processo di progettazione integrato cui concorrono tutte le professioni tecniche”.

Dello stesso tenore anche l’intervento di Maurizio Savoncelli che ha portato i saluti e la disponibilità a collaborare del Consiglio Nazionale dei Geometri. “Queste attività, che ci vedono collaborare fattivamente – ha detto – rafforzano il ruolo sociale delle libere professioni tecniche; ruolo sociale anche propositivo e di stimolo nei confronti del Governo e del Legislatore. Ruolo sociale che si deve estendere anche nei confronti dei giovani fornendo loro chiari e efficaci percorsi Scolastici/Accademici adatti al periodo storico che dovranno affrontare”.

A seguire anche i saluti del Consiglio Nazionale dei Geologi rappresentati da Arcangelo Francesco Violo. Dopo gli interventi c’è stata la relazione di Walter Di Legge, Coordinatore della Segreteria Organizzativa, che ha illustrato nei dettagli i termini dell’iniziativa. Infine l’intervento di Giovanni Cardinale, Vice Presidente CNI, che ha illustrato, in particolare, la scheda tecnica. Nel pomeriggio i referenti degli Ordini territoriali si sono riuniti per concordare le iniziative a livello locale.

A partire dal 30 settembre prossimo verranno realizzati nei territori centinaia di punti informativi al fine di far conoscere alla collettività l’importanza della sicurezza sismica delle abitazioni e di divulgare il programma di “prevenzione attiva” che prevede visite tecniche informative – da parte di ingegneri e architetti, senza alcun onere per i richiedenti – da svolgere nel successivo mese di ottobre, anche se le date di inizio delle visite potranno slittare di qualche giorno. Saranno comunicate informazioni sul rischio degli edifici, su cosa fare per ridurlo e come farlo a costi quasi zero. La Giornata nazionale della Prevenzione Sismica sarà oggetto di un piano di comunicazione nazionale e locale e di numerosi eventi che precederanno, accompagneranno e seguiranno la giornata celebrativa.

Tutte le attività di presentazione ufficiali dell’iniziativa svolte sul territorio dovranno essere obbligatoriamente e preventivamente comunicate al Comitato organizzatore, al pari delle attività di comunicazione e prevenzione. Il Comitato metterà a disposizione degli ordini territoriali una piattaforma con area riservata, all’interno della quale saranno disponibili i materiali per la comunicazione. Tutto ciò al fine di rendere unificata ed omogenea la presentazione dell’iniziativa su tutto il territorio nazionale.

FOIV – “In Veneto servono più ingegneri preparati ad affrontare le emergenze”

Protezione civile è organizzazione e formazione: questo quanto emerso dal convegno “Le attività della protezione civile e gli ingegneri” organizzato dal Collegio, l’Ordine e la Fondazione Ingegneri Veneziani, in collaborazione con la Commissione Protezione Civile dell’Ordine e la FOIV-Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto. Il convegno, svoltosi questa mattina nella Cittadella dell’Edilizia di Marghera-Venezia, aveva l’obiettivo di far conoscere meglio le attività della complessa, ma entusiasmante, macchina della Protezione Civile e di coinvolgere, nel suo funzionamento, i tecnici eventualmente interessati.

Dopo i saluti introduttivi di Maurizio Pozzato, Presidente Collegio Ingegneri Venezia, e di Gian Pietro Napol, presidente della FOIV, gli interventi sono entrati nel vivo con il contributo di Luca Soppelsa della Protezione civile della Regione Veneto che ha approfondito il contenuto del nuovo Codice della protezione civile e le attività della Regione. Soppelsa ha evidenziato le peculiarità e i punti di forza del progetto di legge depositato in Regione in attesa di approvazione, che introdurrebbe: l’importanza e il ruolo dei distretti, la collaborazione fondamentale del volontariato, l’individuazione precisa delle competenze, procedure chiare in caso di emergenze, la conservazione del ruolo delle Province, l’importanza della pianificazione e la diffusione della cultura della protezione civile a partire dalle scuole, l’istituzione del Responsabile di protezione civile, la previsione di strumenti finanziari per il sostegno delle attività.

Maurizio Vesco (Arpav) ha relazionato sugli incidenti derivati da eventi naturali in stabilimenti SEVESO, nei quali cioè sono stoccate sostanze pericolose. “Su 7.109 eventi incidentali accaduti in siti industriali, circa 215 sono stati causati da fenomeni di tipo naturale, nel 58% dei casi dovuti alla caduta di fulmini” ha evidenziato, mettendo in luce la difficoltà, ma anche l’importanza, di una corretta analisi dei rischi e chiarendo le azioni da porre in essere per arginare l’incidente qualora accada. Infine ha posto l’accento sull’importanza della prevenzione.

Gian Pietro Napol (FOIV) ha approfondito il ruolo degli ingegneri nell’ambito della protezione civile. “Noi come categoria vorremmo avere un rapporto più stretto con Arpav – ha esordito, sollecitando il precedente relatore – perché le tematiche sono tante e di comune interesse”. Ha quindi aggiunto: “In occasione di eventi emergenziali la nostra categoria si è sempre dimostrata pronta a intervenire per andare in sostegno delle comunità colpite. Dal 2010 la FOIV ha iniziato a investire in modo sostanziale sulle tematiche della protezione civile. Da allora non siamo mai mancati in occasione delle emergenze, dal sisma dell’Emilia al tornado della Riviera del Brenta fino al terremoto del Centro Italia nel 2016. È stato definito nel 2014 un protocollo con la Regione per la formazione e l’inserimento degli ingegneri  in una task force regionale: vi hanno aderito 46 colleghi, preparati per poter intervenire in situazioni di emergenza. Di questi, 37 sono stati attivi sul campo in occasione del sisma di Rieti, Norcia e Amatrice”. Ha quindi concluso con un appello a poter tenere il secondo corso di formazione, “che era già stato calendarizzato nel 2016 ma saltato a causa del sisma in Centro Italia. Da allora il Dipartimento della Protezione civile non è riuscito a garantire le docenze e quindi non abbiamo potuto procedere. Ora lo faremo autonomamente, con l’aiuto degli esperti della Regione. Sono molti i colleghi che ce lo chiedono: il nostro obiettivo sarebbe di arrivare a quota 100, per avere una nutrita squadra di ingegneri pronti ad intervenire”. Infine, un appello ad approvare quanto prima la legge regionale e alla sottoscrizione di un protocollo operativo con la Regione.

Il sottosegretario Baretta al convegno FOIV sull’Industria 4.0 al Galileo Festival (Padova): “Grande rivoluzione culturale, che va accompagnata da una valorizzazione della soggettività”

Nel pomeriggio di oggi, il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta è intervenuto al convegno “Industria 4.0: rivoluzione industriale e professionale”, organizzato da FOIV (Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto), in collaborazione con l’Università di Padova e Confindustria Veneto, nella giornata di apertura del prestigioso Galileo Festival, a Padova.

“L’Industria 4.0 è una grande occasione, sia da un punto di vista fiscale, sia strategico – ha dichiarato il sottosegretario Baretta –. Dal punto di vista fiscale, va ricordato che il superammortamento non si sostituisce ma si somma a tutti gli altri benefici fiscali già in essere. E le aziende, evidentemente, hanno colto il vantaggio, vista l’impennata di ordinativi”.  “Si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale – ha aggiunto Baretta –, basata su innovazione e conoscenza, che va inserita in un processo globale di digitalizzazione. A partire dal completamento del percorso che porta ai Competence Center e ai Digital Innovation Hub”.  “Tale rivoluzione – ha concluso – deve tuttavia essere accompagnata da una valorizzazione della soggettività: bisogna mettere le persone al centro”.  All’evento hanno preso parte anche Annalisa Magone, giornalista e autrice di “Industria 4.0. Uomini e macchine nella fabbrica digitale”; Stefano Miotto, responsabile per le politiche Industriali, la Ricerca e l’Innovazione di Confindustria Veneto; prof. Fabrizio Dughiero, prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con le imprese dell’Università di Padova; ing. Andrea Falsirollo, vice presidente degli Ingegneri del Veneto per il settore industriale; Renato Mason, segretario della CGIA di Mestre; Paolo Giacon, di Confartigianato Imprese Veneto; Jari Ognibeni, fondatore di Industrio, primo acceleratore di startup per hardware.

Falsirollo (Foiv): “Ingegneri pronti ad accompagnare le pmi verso il 4.0”

Il 2017 sarà l’anno della “industria 4.0”. Una vera e propria rivoluzione che chiama in causa grandi ma anche piccole e medie imprese. Il Veneto, terra a forte vocazione manifatturiera da sempre, non può restare fermo o ai margini in questa fase di passaggio. Quest’area a a diffusa e spiccata imprenditorialità non può perdere il treno dell’innovazione.

A sostegno delle imprese che vogliono aprirsi al 4.0, specialmente le pmi, lo Stato nella Legge di Bilancio 2017 ha introdotto la possibilità di un iper ammortamento al 250% per gli investimenti in innovazione tecnologica. Una misura che, sommandosi al super ammortamento al 140% per l’acquisto di nuovi beni strumentali, introduce importanti agevolazioni fiscali per le imprese che effettueranno investimenti in nuove tecnologie, in agrifood e in impianti per migliorare e rendere più efficienti i consumi energetici.

In questo frangente la professionalità degli ingegneri è determinante: alcuni Ordini Ingegneri del Veneto hanno infatti formalizzato degli accordi con le rispettive Associazioni provinciali di Confindustria per fornire degli elenchi di professionisti che possano rilasciare le perizie giurate obbligatorie per il riconoscimento dell’ammortamento del 250% nel momento in cui l’importo superi i 500.000 euro.

Le tecnologie e i prodotti sono molteplici e molte volte l’imprenditore non ha sempre il tempo e le conoscenze tecniche ecco quindi che FOIV- Federazione Ordini degli Ingegneri del Veneto ritiene che gli ingegneri possano svolgere un ruolo di garanzia, imparzialità nella scelta della migliore tecnologia e, quindi, debbano essere coinvolti non solo nella redazione delle perizie bensì nell’intero processo, magari sin dall’inizio della valutazione del sistema per traghettare nel migliore dei modi l’industriale nella quarta rivoluzione industriale.

È per questo che FOIV sta per lanciare un’iniziativa di sostegno alle industrie del Veneto, mettendo a disposizione figure professionali in grado di supportare gli imprenditori – guardando anche alle grandi imprese che ne avessero bisogno -, nella scelta delle giuste tecnologie dell’industria 4.0. Gli ingegneri veneti sono dunque pronti a dare il loro contributo, per accompagnare le aziende nel processo di sviluppo della quarta rivoluzione industriale.

Andrea Falsirollo
Foiv – Federazione Ordini Ingegneri del Veneto

Industria 4.0: ingegneri pronti ad accompagnare le pmi nella rivoluzione industriale

Il 2017 sarà l’anno della “industria 4.0”. Una vera e propria rivoluzione che chiama in causa grandi ma anche piccole e medie imprese. Il Veneto, terra a forte vocazione manifatturiera da sempre, non può restare fermo o ai margini in questa fase di passaggio. Quest’area a a diffusa e spiccata imprenditorialità non può perdere il treno dell’innovazione.

A sostegno delle imprese che vogliono aprirsi al 4.0, specialmente le pmi, lo Stato nella Legge di Bilancio 2017 ha introdotto la possibilità di un iper ammortamento al 250% per gli investimenti in innovazione tecnologica. Una misura che, sommandosi al super ammortamento al 140% per l’acquisto di nuovi beni strumentali, introduce importanti agevolazioni fiscali per le imprese che effettueranno investimenti in nuove tecnologie, in agrifood e in impianti per migliorare e rendere più efficienti i consumi energetici.

In questo frangente la professionalità degli ingegneri è determinante: alcuni Ordini Ingegneri del Veneto hanno infatti formalizzato degli accordi con le rispettive Associazioni provinciali di Confindustria per fornire degli elenchi di professionisti che possano rilasciare le perizie giurate obbligatorie per il riconoscimento dell’ammortamento del 250% nel momento in cui l’importo superi i 500.000 euro.

Le tecnologie e i prodotti sono molteplici e molte volte l’imprenditore non ha sempre il tempo e le conoscenze tecniche ecco quindi che FOIV- Federazione Ordini degli Ingegneri del Veneto ritiene che gli ingegneri possano svolgere un ruolo di garanzia, imparzialità nella scelta della migliore tecnologia e, quindi, debbano essere coinvolti non solo nella redazione delle perizie bensì nell’intero processo, magari sin dall’inizio della valutazione del sistema per traghettare nel migliore dei modi l’industriale nella quarta rivoluzione industriale.

È per questo che FOIV sta per lanciare un’iniziativa di sostegno alle industrie del Veneto, mettendo a disposizione figure professionali in grado di supportare gli imprenditori – guardando anche alle grandi imprese che ne avessero bisogno -, nella scelta delle giuste tecnologie dell’industria 4.0. Gli ingegneri veneti sono dunque pronti a dare il loro contributo, per accompagnare le aziende nel processo di sviluppo della quarta rivoluzione industriale.

 

Ing. Andrea Falsirollo

Vicepresidente FOIV -Federazione Ordini Ingegneri del Veneto

Premiati i vincitori del concorso Foiv sulla prevenzione e il recupero ambientale

Si è svolta oggi nell’ambito di SaMo Ter, a Veronafiere, la premiazione dei vincitori del concorso FOIV sulla prevenzione e il recupero ambientale. Un tema particolarmente sentito dalla Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, che ha promosso l’iniziativa con il patrocinio del CNI – Consiglio Nazionale Ingegneri, della Protezione Civile Regione Veneto, della Direzione Interregionale Vigili del Fuoco del Veneto e Trentino Alto Adige e di Confindustria Veneto.

Il bando di partecipazione prevedeva due sezioni: la prima relativa ai progetti di prevenzione, tutela e salvaguardia del territorio, la seconda a interventi di ripristino e riqualificazione ambientale. Sei, nel complesso, le proposte premiate dalla commissione valutatrice – composta da esperti designati da FOIV e dagli enti patrocinanti. Per ciascuna delle sezioni i premi consistono in 1.500,00 euro per il primo qualificato, 1.000 euro per il secondo e 500 per il terzo.

Dichiarati vincitori all’unanimità il progetto dell’ing. Massimo Sacchetto, per la prima sezione, e quello dell’ing. Alberto Bisson per la seconda. Sacchetto ha proposto un sistema per le indagini geognostiche per lo studio degli eventi franosi, con l’obiettivo di accorciare i tempi e ridurre i costi rispetto alle attrezzature tradizionali. Inoltre intende sviluppare un sistema di monitoraggio avanzato che permetta di avere dati affidabili, e soprattutto in tempo reale, per consentire un’allerta precoce in caso di movimenti “rapidi” della frana. Tema d’attualità, soprattutto per le amministrazioni locali, quello di Bisson, che ha presentato una tecnica di rinforzo di versanti soggetti a movimenti franosi lenti con Ancoraggi Flottanti Sirive®, soluzione innovativa che è stata oggetto di studio presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università degli Studi di Padova, all’interno di un programma di Dottorato di Ricerca conclusosi nel 2015. Lo studio ha portato al deposito di 2 brevetti europei da parte dell’impresa Dalla Gassa Srl di Cornedo Vicentino (VI), finanziatrice del progetto di ricerca. La tecnica è già stata impiegata con successo nel corso del Dottorato di Ricerca per la stabilizzazione di 4 frane innescatesi in Provincia di Vicenza in occasione dell’alluvione dell’autunno 2010.

Premiato per il primo tema anche l’ing. Carlo Ghirardelli, che si è aggiudicato il secondo posto con un progetto dall’approccio multidisciplinare sulla sicurezza idraulica e geologica del territorio. Partendo da un preciso caso studio, Ghirardelli approfondisce una modalità di intervento a scala territoriale, l’agroforestazione, volta a minimizzare gli impatti di una crescita insediativa incontrollata. Terzo classificato il progetto dell’ing. Francesco Facchinato, che propone l’utilizzo di elementi vibroinfissi, reti e macchine per la prevenzione del dissesto idrogeologico e per la tutela del territorio, con modesto impatto e costi contenuti.

Quanto al secondo tema, si è guadagnato il secondo posto l’ing. Alberto Pivato, che si è occupato degli impatti ambientali che una discarica può generare nel territorio. Il progetto propone alcuni interventi finalizzati ad abbattere le emissioni di lungo termine e garantire il raggiungimento di una stabilità chimica, biologica e geologica della discarica entro tempi più brevi. Terzo classificato l’ing. David Voltan, che presenta il progetto esecutivo di cui si è dotata l’autorità di Bacino Adige Po della Sezione di Rovigo per il “ripristino dei muri, delle scarpate e dell’alveo del Ramo Interno del fiume Canalbianco nel centro abitato del Comune di Adria (RO)”.

“Siamo soddisfatti dei risultati di questa prima edizione, che ha già ottenuto un buon riscontro, visto il numero e il livello delle proposte – afferma il presidente FOIV Gian Pietro Napol -. I lavori presentati sono altamente innovativi e specialistici, ed è stato proprio questo il fattore che abbiamo voluto premiare, assegnando fino a 50 punti al carattere innovativo della proposta. Abbiamo altresì valorizzato la replicabilità e l’efficacia del progetto, con un massimo di 30 punti, e il rapporto costi/benefici cui sono stati attribuiti fino a 20 punti”.

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