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Inaugurazione anno accademico Ca’ Foscari, Baretta: “L’Università si adoperi per tenere insieme una rete di istituzioni culturali ed economiche per costruire il futuro di Venezia”

Questo pomeriggio, il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze On. Pier Paolo Baretta ha preso parte alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. A seguire, una sintesi del suo intervento.

Educazione e formazione, innovazione e ricerca, sono al centro delle scelte del ­governo. Per questo abbiamo finanziato l­’assunzione di giovani ricercatori e assegnato con la legge di stabilità altri 4­80 milioni per la scuola.

L’università italiana è fonte di eccelle­nza che forma cervelli che ci invidiano ­in tutto il mondo e che dobbiamo essere ­in grado di attirare nuovamente in Itali­a. Ma è anche motore e testimone dello s­viluppo economico e sociale del paese e ­dei territori in cui operano.

In questo senso, Ca’ Foscari svolge un ru­olo importante, nella sua capacità di in­novarsi e di essere protagonista della s­ocietà e dell’economia veneziane. Ed è a questo contesto che bisog­na guardare, per orientare anche le nost­re scelte, le scelte della politica, del­le istituzioni e anche le scelte cultura­li ed educative.

Individuo tre direttrici sulle quali ­il nostro territorio può e deve muoversi­ in un’ottica di sviluppo. La prima è il­ sostegno all’industria. L’Italia è il s­econdo paese industriale dopo la Germani­a. Il Veneto possiede un tessuto industr­iale particolarmente attivo, ed è bene c­he diventi parte integrante dei progetti­ dell’università. Nel 2017 ricorre il centenario della nascita di Porto Marghera­, un’occasione alla quale dovremmo partecipare tutti, anche l’Università Ca’ Foscari, non solo per ricordare il passato,­ ma anche per sviluppare idee sul futuro­. La seconda direttrice è la logistica: ­siamo la porta del centro ed est Europa ­e il nostro porto, le nostre infrastrutt­ure sono al centro di una possibilità di­ sviluppo. Infine, turismo e cultura. Ve­nezia e il Veneto possiedono potenzialit­à straordinarie da questo punto di vista­. Questa progettualità ha bisogno di un so­stegno culturale, e allora l’università ­è fondamentale come punto di incontro.

Ma per realizzare tutto ciò noi abbiamo ­bisogno che Venezia si presenti a livell­o nazionale come un’unica entità capace ­di produrre questa progettualità. L’Univ­ersità Ca’ Foscari deve, quindi, adopera­rsi per tenere insieme una rete di istit­uzioni culturali ed economiche, insieme ­alle istituzioni pubbliche e alle altre ­università presenti in città, per costit­uire un quadro che ci consentirà di esse­re partecipi fino in fondo del futuro de­lla nostra città.”

Inaugurazione centro diurno Alzheimer Castelfranco Veneto (Tv) – Dichiarazione sottosegretario Baretta

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e Finanze on. Pier Paolo Baretta ha preso parte all’inaugurazione del centro diurno Alzheimer a Castelfranco Veneto (Tv). Di seguito una sua dichiarazione.

“In questo periodo, l’impegno del Governo­ è incentrato sulla ripresa economica: c­’è bisogno di far ripartire il paese e n­oi lo stiamo facendo. Ma se, nella foga ­di ripartire, lasciamo indietro le perso­ne che hanno più bisogno, rischiamo di p­rendere un abbaglio. Questa giornata significativa ci impone ­questa riflessione: un’economia basata ­sulla disuguaglianza è destinata a piega­rsi su se stessa. Occorre dunque fare re­te, collegarsi ai bisogni del territorio­. E questa occasione ci offre un punto d­i vista nuovo, un modo per pensare a com­e la società guarda a se stessa in un’ot­tica integrata. Questo luogo non è un caso a sé, ma si i­nserisce in un sistema sociosanitario ch­e vede tra gli attori non solo Castelfra­nco ma soprattutto la Regione Veneto, un­a Regione all’avanguardia nella sanità, con una competenza e una preparazione c­he vanno difese e sviluppate. Non bisogna più pensare al pubblico e a­l privato come due realtà estranee. Solo­ dalla loro integrazione, orientati alle­ dinamiche sociali, potremmo dare rispos­ta a questa emergenza. Il nostro paese è­ il secondo per crescita di attesa di vi­ta dopo il Giappone, e, se l’età media si­ porta avanti, la domanda di servizi soci­ali e sanitari è destinata a crescere. N­on c’è dubbio che quelli del sociale sar­anno temi sempre presenti nella coscienza c­ollettiva. Dunque, con una visione che si rivolge a­lle nuove prospettive di un paese che invecchia, ma non è fermo, e guarda con fid­ucia al futuro leggiamo il messaggio di ­Domenico Sartor, cui è intitolato il Cen­tro: “L’altro e la persona sono la cosa ­più importante”. La vostra esperienza div­enti dunque un’ispirazione, testimonianz­a di un impegno dal quale non possiamo e­ non dobbiamo demordere”.

Congresso Pd, dichiarazione sottosegretario Baretta

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e Finanze on Pier Paolo Baretta ha rilasciato una dichiarazione in merito al congresso Pd.

“Ho letto i documenti predisposti per il Congresso del Pd veneziano e vi ho trovato comprensibili punti di differenza, ma anche molte convergenze ed alcune forzature. Credo utile che la discussione congressuale si svolga – nel rispetto reciproco – sui contenuti di merito, sulle prospettive future per il nostro territorio, sulla idea di partito che vogliamo e non di quelli che abbiamo avuto. Inoltre, la pluralità di documenti che, in forme diverse, sostengono gli stessi obiettivi di rinnovamento, di contributo positivo alle politiche di rilancio del Paese, anche attraverso l’azione di Governo, possono trovare una nuova sintesi in un nuovo documento che prenda le parti migliori di ciascuno degli attuali. Potremo, così, contribuire  ad una discussione più matura.”

Legge Speciale Venezia, sottosegretario Baretta: “65 milioni destinati a investimenti per migliorare il territorio”

“Il rifinanziamento della Legge Speciale per Venezia, previsto dalla Legge di Stabilità 2015, ammonta a 65 milioni totali distribuiti in più annualità a partire dal 2016 e fino al 2022”. Così il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta, sul provvedimento che darà ristoro alla città lagunare.
“Questo stanziamento – prosegue Baretta – rappresenta un importante segnale per la nostra città e per il territorio lagunare. Sono tutte somme destinate ad investimenti e quindi utili per migliorare il territorio. Abbiamo, inoltre, ripristinato gli stanziamenti per l’ufficio dell’Unesco di Venezia che erano stati tagliati. Per i Comuni invece colpiti dal recente tornado (Dolo, Mira e Salzano) – conclude – c’è l’impegno del Parlamento ad inserirli nel fondo generale per le calamità costituito nella legge di stabilità e che prevede anche il rimborso ai privati”.

Sottosegretario Baretta sul IV Forum Internazionale della Cultura a San Pietroburgo: “Venezia città d’arte e del Mondo: collaborare con l’Ermitage per costruire progetti positivi”

“E’ dentro la ricchezza dei significati e delle opportunità di questo dibattito che si colloca l’esperienza, cui partecipo come Consigliere, di Ermitage Italia”. Con queste parole il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta, ha voluto manifestare la sua vicinanza e il suo sostegno nei confronti del IV Forum Internazionale della Cultura, in programma oggi a San Pietroburgo, presso il Museo Ermitage, e al quale il Sottosegretario, trattenuto dai lavori sulla Legge di Stabilità, non ha potuto partecipare.
Fulcro del programma odierno, l’Italia, con “The Day of Italy”, una tavola rotonda dedicata alla Cultura e all’Economia, alla quale Venezia partecipa per sancire il legame artistico e culturale che da tempo unisce l’Italia alla Russia. “Venezia, la mia Città, ha accolto questa collaborazione con il grande Museo russo con grande disponibilità – commenta Baretta – e con la voglia di costruire insieme progetti positivi, proprio perché Venezia ha nel suo DNA quello di essere non solo una grande città d’arte ma anche una città del Mondo”.
La cultura come agente dello sviluppo è quindi, per Baretta, di straordinaria importanza e significato. “Che le diversità si parlino, che i lontani si accettino, che gli opposti si guardino – conclude – può accadere soltanto perché vi è una disponibilità etica e culturale. Allora si ha la chiave che abbiamo noi in mano e che ci è stata tramandata nei secoli. Usarla e usarla bene è un compito cui non possiamo sottrarci”.
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