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Brexit, De Franceschi: “Ora Londra meno attrattiva per le start up e per l’export”

Quali i possibili vantaggi e svantaggi che potrebbero avere le startup, e più in generale tutto il mercato dell’innovazione, alla luce del Brexit? Alberto De Franceschi, consulente aziendale veneziano e promotore dell’incubatore NoaleStart, evidenzia: “Londra è ormai un consolidato punto di riferimento degli investimenti in Europa, il vero e proprio hub. Ma ora anche le startup italiane possono valutare meno appetibile Londra visto lo spostamento degli investitori su piazze come Berlino e Parigi, creando così più opportunità anche per altri luoghi Veneto compreso”.

Effetti potrebbero esserci anche da un punto di vista lavorativo. “Le limitazioni aggiuntive nei flussi migratori renderanno difficile la libera circolazione delle persone e danneggeranno inevitabilmente il mercato del lavoro britannico. Ma da un’altro punto di vista agevoleranno i nostri giovani a guardare meglio le opportunità del proprio territorio”.Il Regno Unito è così più isolato, con la possibilità di un aumento di dazi doganali alla circolazione delle merci. Oltre il 50% delle importazioni inglesi viene dall’Unione Europea, con oltre la metà di questo import dall’Europa che serve come ‘bene intermedio’, ovvero è utile a produrre altri beni e servizi Made in England.  Senza un accordo di libero scambio successivo alla Brexit entro il 2020, il PIL britannico potrebbe calare del 5%”.

Cittadini stranieri, carichi di famiglia ed elusione fiscale, l’Inps interviene dopo la denuncia di De Franceschi

“Sono soddisfatto che almeno si inizi a riconoscere che c’è un problema di elusione. Mi rammarico però che il fenomeno sia noto dal 2014 e che le norme anziché arginare il problema siano state modificate a vantaggio di una chiara facile elusione”. Così Alberto De Franceschi, tributarista veneziano, commenta il messaggio dell’Inps, diffuso solo pochi giorni dopo la sua denuncia a mezzo stampa di elusione fiscale perpetrata da molti cittadini stranieri che nella dichiarazione dei redditi inseriscono famigliari a carico senza adeguata documentazione. “L’INPS ora chiede che gli stati sottoscrittori di accordi operino meglio e forniscano più informazioni, pena il mancato inserimento dei carichi di famiglia con documentazione non a norma. Resta però aperto il problema dell’autocertificazione, che resta ampiamente discrezionale. La circolare nasce quindi dall’esigenza di porre un freno su quanto da me evidenziato riscontrando che il fenomeno esiste e va sanato”.

 

Convegno “La Zona Franca: asset strategico per lo sviluppo del territorio metropolitano”, dichiarazione sottosegretario Baretta

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e Finanze on. Pier Paolo Baretta è intervenuto  al convegno “La Zona Franca:asset strategico per lo sviluppo del territorio metropolitano”. A seguito la dichiarazione del sottosegretario.

“Stiamo lavorando per dare una risposta concreta a una domanda specifica, ma dobbiamo essere consapevoli che la Zona Franca non è un fattore “miracoloso”, quanto piuttosto un’opportunità su cui bisogna innestare un volano: lo strumento amministrativo, fiscale e doganale va accompagnato da una logica di investimento più generale.
Per quanto riguarda Venezia, ritengo che parta avvantaggiata per tre ragioni: la prima è che la Zona Franca già c’è e che per allargarla non c’è bisogno di una norma primaria. In secondo luogo, Venezia è l’unica città metropolitana del Nordest. Infine, Venezia è Venezia e quindi ha un fattore di attrazione nel mondo intero che la agevola.
Se questo è il presupposto, dobbiamo tenere presenti due punti fermi. Il primo: l’interesse dei cinesi a investire a Venezia rappresenta un aspetto decisivo per il nostro sviluppo. Il secondo è che effettivamente l’assenza nella riforma sulla città metropolitana di una più stringente piattaforma dell’Altoadriatico e dell’Altotirreno è un limite e noi potremmo prendere l’impegno di portare avanti questo lavoro: le riforme si fanno e si possono anche migliorare.
Sottolineo un altro aspetto che reputo centrale, cioè il rischio di inflazione delle Zone Franche che di fatto avrebbe l’effetto di rendere inutile il provvedimento. Sono molto d’accordo con l’idea di riorganizzare, ma scegliendo le priorità legate all’idea di sviluppo. E faccio presente anche che per Zona Franca non dobbiamo intendere solo l’aspetto pur importante delle tasse ma un’infrastrutturazione complessiva.
Ai veneziani dico che è arrivato il momento di diventare traino di questa piattaforma politica: questo progetto deve diventare l’obiettivo di una città intera, di una regione intera. Stiamo avvicinandoci al centenario di Porto Marghera, che fu un’operazione di lungimiranza impressionante: questo per dire che tutte le grandi tappe dello sviluppo sono state realizzate grazie a un balzo di orgoglio e un’idea strategica. Intorno a questa idea dobbiamo unirci tutti, superando le divisioni”.

Risparmio di oltre 5mila euro sulle tasse per le imprese del veneto, on. Moretto: “Deducibilita’ del costo del lavoro, un’operazione di giustizia”

In questi giorni gli impegni assunti in Legge di Stabilità diventano finalmente realtà e si cominciano a quantificare, nelle dichiarazioni dei redditi, i risparmi di tasse annunciati per il 2016. Ad averne immediato riscontro saranno le imprese che, sulla base dei nuovi metodi di calcolo dell’IRAP, godranno di notevoli risparmi: si parla di circa 5-6mila euro di tasse in meno per le imprese con 10 dipendenti, ma la cifra è destinata ad aumentare per le imprese con un organico più numeroso. A farlo sapere è la deputata del Pd On. Sara Moretto, che spiega come tutto ciò sia stato possibile grazie alla deducibilità totale del costo del lavoro a tempo indeterminato dalla base imponibile IRAP: “Abbiamo effettuato una vera e propria azione di giustizia: pagare le imposte su un valore che non teneva conto del costo del personale rappresentava, per le nostre imprese, qualcosa di assurdo e ingiusto. In questo modo abbiamo realizzato quanto gli imprenditori ci chiedevano da tempo, dando loro la possibilità di risparmiare sulle tasse e impiegare la cifra per ulteriori investimenti sulle proprie aziende”.

La cifra risparmiata sarà comunicata direttamente nel calcolo delle tasse di quest’anno, a fronte della dichiarazione dei redditi. Si tratta di una vittoria per il tessuto imprenditoriale veneto, fatto di piccole e medie aziende, che vedranno così sciolto un cappio che da tempo li metteva in difficoltà. “Dopo anni di promesse, questa rappresenta la prima vera misura di riduzione delle tasse alle imprese, tangibile ed immediata.”

 

Assemblea Anci Veneto, dichiarazioni sottosegretario Baretta

“Questo momento di svolta non va sottovalutato: dopo anni di difficoltà, con interventi pesanti nei confronti degli enti locali, quest’anno non verrà fatto alcun taglio“ lo ha detto il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta in occasione dell’Assemblea Regionale dell’ANCI Veneto, tenutasi oggi pomeriggio/ieri a Selvazzano Dentro (PD) alla presenza dei Sindaci dei comuni veneti. “Non è un’operazione scontata, ma una scelta politica ben precisa che vuole  dare un segnale di discontinuità”.

Il sottosegretario ha poi evidenziato alcuni temi e azioni di governo nell’ambito della finanza pubblica e degli enti locali.

“Abbiamo ottenuto il superamento del Patto di Stabilità perché in una situazione di ripresa economica tutte le risorse possano essere spese in investimenti pubblici. Per quest’anno, il Governo ha liberato 500 milioni, per un volume di risorse che può superare il miliardo. Inoltre, sono stati tolti dai vincoli altri 480 milioni finalizzati alle scuole e infine messi in campo 500 milioni per la rigenerazione del territorio”.

“La seconda operazione riguarda l’aumento dell’utilizzo dei fabbisogni standard, un tema molto discusso on l’ANCI Veneto. Abbiamo tarato l’utilizzo al 33% per quest’anno, al 44% per il 2017, ma la mia linea è quella di arrivare oltre al 50% entro il 2018“.

“Il 1 gennaio 2017 entrerà in vigore il pareggio di bilancio. In questi mesi si è riflettuto molto, e si è ritenuto che la struttura degli otto saldi previsti dal Governo Monti mettesse in ginocchio i comuni, per questo abbiamo voluto dare un colpo secco con la Legge di Stabilità, e non torneremo indietro”.

“Gli avanzi di bilancio saranno utilizzabili per abbattere il debito, ma non per fare investimenti, a meno che non siano stati impegnati. Io sono convinto che nella prossima Stabilità il Governo riuscirà a liberarli. Si potrebbe anche valutare di finalizzare alcuni sblocchi: il Governo ha bisogno che vengano fatti degli interventi e gli avanzi potrebbero essere articolati per progetti di programmazione territoriale”.

“Il tema delle partecipate è molto delicato, ma il Governo ha una posizione precisa: devono essere sfoltite. In Italia ce ne sono oltre 8mila e sono eccessive. Spetta alle amministrazioni individuare le società su cui intervenire, quindi siano loro a scegliere se tagliare quelle meno virtuose o se optare per la capacità di fare sistema. In Veneto quest’ultima è una realtà molto diffusa; molte società hanno realizzato delle sinergie coinvolgendo diversi comuni. Questo tema va quindi affrontato nell’ottica di un piano di riorganizzazione complessiva.”

Sull’IMU agricola il Sottosegretario Baretta ha infine detto: “Abbiamo accantonato 75 milioni per far fronte alle situazioni di rimborso. Il Governo ha intenzione di ristorare quanto dovuto, ma occorre accertarsi dell’effettivo importo. Per questo, abbiamo chiesto ad AGEA i codici fiscali degli imprenditori agricoli, in modo da controllare la posizione complessiva di tutti i comuni in base ai versamenti degli F24. Una volta effettuato l’accertamento, il Governo non esiterà a ristorare gli importi dovuti, nella speranza che rientrino nei 75 milioni predisposti a questo scopo”.

Torre campanaria di Portogruaro, Moretto e Martella (pd): “Bene l’adesione all’iniziativa del Governo per la messa in sicurezza”

“Cogliendo l’invito rivoltogli dal gruppo consigliare del centrosinistra, è giusto che il Comune di Portogruaro chieda ai propri cittadini di partecipare all’iniziativa del Governo che consente a tutti di proporre beni culturali sui quali investire risorse pubbliche, segnalando la Torre campanaria del Duomo di Sant’Andrea”. Così i deputati portogruaresi del Partito Democratico, Sara Moretto e Andrea Martella.
“Si tratta di un’occasione unica non solo per dare concretezza ai principi di partecipazione attiva dei cittadini nelle scelte di sviluppo culturale e turistico del Paese ma anche per far arrivare a Roma l’urgenza di un intervento di messa in sicurezza di un bene simbolo della Città di Portogruaro, che merita di essere valorizzata per le sue peculiarità culturali ed architettoniche. Ci auguriamo che quanta più gente possibile segnali, entro il 31 maggio prossimo, questo significativo momumento alla mail attivata dal Governo bellezza@governo.it”.

Imu in comodato e agevolazione del 50%, il tributarista De Franceschi: “Per ottenerla si spende di più di quanto si pagherebbe a costo pieno”

Importanti novità sono state introdotte dalla Legge di stabilità 2016 in materia di versamento dell’Imu per chi ha concesso gratuitamente in comodato d’uso un immobile ai parenti in linea retta entro il primo grado (figli e/o genitori). I Comuni di tutt’Italia hanno deliberato nelle scorse settimane la riduzione del 50% della base imponibile Imu e Tasi per le abitazioni concesse in comodato d’uso. Ma l’aggravio burocratico e di spese per la produzione della documentazione necessaria annulla, di fatto, i benefici. A rilevarlo è il tributarista veneziano Alberto De Franceschi, presidente dell’Associazione 2010, che parla di “ennesima ingiustizia e disparità di trattamnento tributario”.

Diverse le criticità rilevate. Innanzitutto, rimane l’obbligo del pagamento dell’imposta (Imu) in capo al proprietario: “È assurdo che un genitore che concede al figlio un immobile debba anche pagargli sopra l’Imu e la Tasi, pure se in misura ridotta. Forse è il caso di pensare a una modifica della norma affinchè il soggetto obbligato al pagamento dell’imposta sia l’utilizzatore” sottolinea De Franceschi.

C’è poi il problema dell’obbligo di registrazione del contratto di comodato che viene posto come requisito essenziale. “Ma è stato comunicato solo ora – sottolinea il tributarista – È noto che ci sono situazioni pre-esistenti che non necessariamente hanno registrato alcun comodato, visto che questo contratto prevede sia la forma verbale sia la registrazione solo in caso d’uso. Si producono così sanzioni per l’eventuale tardiva registrazione”. In base a quanto pubblicato nel sito dell’Agenzia delle Entrate, tale adempimento costa al contribuente 200 euro, più 16 euro per ogni 100 righe di documento per la marca da bollo. “Inoltre, è consentito a un genitore con più figli e più immobili di proprietà concessi in comodato di ricevere l’agevolazione solo su un unico immobile. E concludiamo l’ingiustizia con la richiesta anche della dichiarazione Imu da protocollare – aggiunge l’esperto -: se il contribuente si avvale di un professionista/Caf non spenderà meno di 50 euro. Tutto ciò produce ai cittadini/contribuenti una spesa che va da 400 euro a salire. Mi sembra che ancora una volta per ricevere una ‘agevolazione’ di cui non vi è certezza della durata nel tempo (si veda quante volte la norma è stata cambiata sinora) i cittadini siano costretti a pagare anche più di quanto l’agevolazione produce”.

 

Cosa prevede l’esenzione:

 

Viene ridotta al 50% la base imponibile IMU e TASI per le unita’ immobiliari e relative pertinenze individuate nel contratto, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che: il contratto sia stato registrato; il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato. Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all’immobile concesso in comodato, possieda nello stesso Comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Un’altra condizione è che venga presentata apposita dichiarazione IMU.

On. Moretto: “Al lavoro per proposte concrete per ricreare fiducia tra clienti e banche”

La deputata Pd Sara Moretto ha preso parte oggi pomeriggio all’incontro sul tema “Il risparmio tradito, ricostruire la fiducia – Restituire la dignità agli azionisti Popolare Vicenza e Veneto Banca”.
Di seguito una sua dichiarazione.

“Le vicende che hanno coinvolto i risparmiatori di Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca ci impongono una riflessione seria sul concetto di finanza sostenibile, che oltre a creare un surplus economico miri a creare valore nel tempo e proteggere l’investitore. Penso che questo sia qualcosa su cui dobbiamo riflettere ed è una scelta che a livello normativo può essere sostenuta dal Governo con proposte concrete per dare strumenti immediati nell’individuare investimenti affidabili nei quali i clienti possano riporre fiducia. A questi si devono associare interventi di ristrutturazione vera e propria del rapporto tra cliente e istituto bancario. Alla Camera stiamo lavorando in questa direzione, la nostra intenzione è quella di formulare proposte concrete affinché si superi il divario tra clienti e banche e torni a crearsi quel rapporto di fiducia che si sta dissolvendo.”

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