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Indicatori di compliance, De Franceschi: “Un restyling che produrrà solo nuovi costi. Si torni al concordato preventivo fiscale”

L’annuncio del “pensionamento” degli studi di settore per lasciare spazio agli “indicatori di compliance” è, per il tributarista veneziano Alberto De Franceschi, il tentativo di “vestire a nuovo ciò che nuovo non è”.
“Questo restyling produrrà solo nuovi costi per noi operatori del settore – avverte l’esperto – per nuovi software, formazione, manualistica varia e fiumi di ore straordinarie in attesa della versione definitiva a ridosso scadenza”.
De Franceschi insiste nel sottolineare che “la questione si risolverebbe più semplicemente con il vecchio, ma efficientissimo, concordato preventivo fiscale triennale. Questo consentirebbe la tranquillità agli imprenditori di fare pianificazione fiscale nei propri bilanci e al fisco di monitorare e programmare meglio le proprie azioni sia di controllo che di gettito delle imposte”.

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