Il Consorzio CEV ha rinnovato questa mattina il proprio direttivo nel corso dell’assemblea dei soci indetta nella sede dell’Hotel Leon D’Oro di Verona. L’assemblea ha approvato una lista unitaria proposta dal direttivo uscente, composta da 7 membri, tra i quali è stato nominato Presidente Andrea Augusto Tasinato (Comune di Monselice – Pd), che subentra all’uscente Gianfranco Fornasiero, e Vicepresidenti Mariarosa Barazza (comune di Cappella Maggiore – Tv) e Marco Ballarini (Comune di Corbetta – Mi). Questi gli altri membri del nuovo direttivo: Matteo Besozzi (Provincia di Novara), Dario Scopel (Comune di Seren del Grappa – Bl), Dolmiziana Giola (Autorità Del Bacino Del Lario e dei laghi minori), Valentino Rossignoli (Comune di Sanguinetto – Vr).
“Proponiamo un rinnovamento profondo e un forte allargamento nella governance del Consorzio – si legge nel documento programmatico presentato dalla lista -. Allargamento e rinnovamento operato nella totale continuità con quanto fatto dagli amministratori uscenti negli ultimi due anni e finalizzato a garantire stabilità nella gestione e una più ampia e incisiva rappresentanza degli enti consorziati”. L’obiettivo è di ampliare i servizi “per offrire supporto ai piccoli comuni e agli altri enti che, in mancanza di una struttura organizzativa adeguata, hanno difficoltà quotidiane in tutti gli aspetti dell’amministrare”. Massima attenzione all’efficientamento degli immobili, degli impianti e delle infrastrutture: l’obiettivo è di ampliare l’offerta di accordi quadro con contratti Epc. “Ascolto della voce dei soci” e “Opportunità Europa” sono altre due parole chiave per il nuovo direttivo, che punta entro il 2018 a bandire la nuova gara per l’energia e il gas. In prospettiva, si punta a rendere la centrale di committenza il “core business” e a rendere il consorzio CEV un modello da esportare.
Nel corso dell’assemblea è stato anche approvato il bilancio relativo all’anno 2017, di cui il direttore del Consorzio Alberto Soldà evidenzia gli aspetti salienti: “È un bilancio positivo, con 23mila euro di avanzo dopo il pagamento delle imposte e che per la prima volta non è retto dalle componenti straordinarie, ma che beneficia di un’importante azione di riequilibrio finanziario messa in atto dal direttivo uscente, attraverso la conversione da mutui a tasso variabile a un unico mutuo a tasso fisso. Questo permetterà un trend positivo anche per l’anno prossimo, perché saremo in grado di risparmiare minimo 100mila euro di oneri bancari e interessi passivi che potranno essere investiti in nuovi progetti”.
Soddisfazione da parte del direttore anche per l’alta partecipazione all’assemblea: “Sono numeri che non avevamo mai visto – sottolinea – con 99 Comuni presenti e oltre 230 consorziati votanti comprese le deleghe, sul totale di 1.098 enti soci. Ciò significa che il Consorzio ha saputo riavvicinarsi ai propri soci e che loro credono in ciò che facciamo e vogliono partecipare alla vita del CEV”. Il direttore ringrazia quindi il direttivo uscente che “ha sempre dimostrato di volere il bene di questo Consorzio”.