IL FUTURO DEL CONSULENTI DEL LAVORO, TRA AGGREGAZIONI E PATTO TRA GENERAZIONI: SE NE DISCUTE GIOVEDÌ A MESTRE
Convegno organizzato dall’Ordine dei Consulenti del lavoro di Venezia in occasione dell’Assemblea
Leggi tuttoCoprifuoco alle 22, Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia: “Necessario annullare progressivamnete la misura per salvare la stagione estiva”
Consulenti del lavoro – Venezia vive dalla crisi verso un nuovo inizio
Il Gattettino – Cassa integrazione, allarme dei consulenti del lavoro: «Il 40% delle attività non riapre, governo in trance»
VENEZIA – “Dopo 3 mesi dal Decreto “Cura Italia” la situazione sta peggiorando di giorno in giorno perché imprese, professionisti e lavoratori sono ben consapevoli che ora l’emergenza economica si sta delineando in tutta la sua drammaticità.
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Consulenti lavoro donano ecografo su La Cronaca di Verona
La Consulta Regionale dei Consigli Provinciali dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro del Veneto ha consegnato un ecografo all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
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Borgo Trento Verona, i consulenti del lavoro del Veneto donano un ecografo
La presidente Patrizia Gobat si è fatta portavoce al Rai – Tgr Veneto dei lavoratori marittimi, ancora in attesa della cassa integrazione
Consulenti del lavoro Venezia: Presidente Gobat a Buongiorno Regione – Tgr Veneto
CONSULENTI DEL LAVORO DI VENEZIA: “SNELLIRE LE PROCEDURE PER AMMORTIZZATORI SOCIALI E BONUS DI SOPRAVVIVENZA”
Gobat: “Professioni ordinistiche dimenticate dal Governo. Nostro ruolo sociale non riconosciuto”
“Semplificare gli iter per l’accesso agli ammortizzatori sociali e al bonus di sopravvivenza di 600 euro, per permettere a imprese, autonomi e professionisti di sopravvivere”. È la richiesta dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia al Governo, per far fronte a questa situazione di emergenza.
“Il decreto Cura Italia fin dalla sua uscita ha mostrato tutti i suoi limiti. Possiamo considerarlo un primissimo intervento per tamponare la drammatica situazione che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria – sottolinea la presidente Patrizia Gobat -.Per fortuna nelle scorse ore l’Inps ha aperto le procedure per la richiesta degli ammortizzatori sociali.IConsulenti del lavoro a tutti i livelli stanno chiedendo al Governo di semplificare iter che, ad oggi, risultano ancora troppo complessi per fronteggiare una situazione straordinaria, che ha bisogno di misure straordinarie”. Innanzitutto, gli ammortizzatori sociali sono diversi: tra i nazionali c’è la Cassa integrazione Ordinaria CIGO per le imprese industriali, il Fondo di integrazione salariale FIS per il terziario, turismo, commercio sopra i 5 dipendenti, i Fondi di solidarietà bilaterali per artigianato e altri settori. E poi ci sono gli ammortizzatori regionali, con la Cassa integrazione in deroga per tutti gli altri, che restano in attesa delle linee guida della Regione Veneto. “Da questa parcellizzazione si capisce bene quali siano i problemi e le soluzioni interpretative con cui ci si deve confrontare giornalmente – continua Gobat -.La maggior parte dei nostri clienti opera nei settori strategici della nostra economia che sono il turismo, il commercio e il terziario e, nella loro vita lavorativa, non hanno mai utilizzato tali strumenti e non sanno nemmeno come funzionano”.
Ciò che preoccupa particolarmente i Consulenti del Lavoro è la crisi di liquidità già in atto, dato che la maggior parte degli esercizi pubblici e delle attività sono chiuse, con la situazione ancor piùgrave di Venezia, già fortemente provata dall’acqua alta dello scorso novembre.“È necessario snellire ulteriormente la burocrazia perché i lavoratori, se va bene, vedranno questi soldi a maggio” spiega la presidente.
Stesso discorso per il bonus della “sopravvivenza” di 600 euro per i lavoratori autonomi che deve essere richiesto tramite il sito Inps. “Oggi si registra la corsa alla richiesta del Pin perché la maggior parte di questi soggetti non ne è in possesso. Ed emergono anche tutti i limiti della bassa digitalizzazione della nostra popolazione e delle istituzioni. In Germania imprese, lavoratori autonomi e professionisti hanno già ricevuto una somma di denaro in acconto, direttamente dallo Stato”.
In questo contesto lavorano i Consulenti del lavoro e i loro dipendenti, in presenza e in smart working, con tutte le difficoltà di gestione familiare che comporta. “Ma il Governo, nei vari provvedimenti, si è dimenticato dei professionisti ordinistici: nessun sostegno e nessuna menzione – accusa Gobat -. E qui mi sorge spontanea una riflessione: chi sta fronteggiando in prima linea l’emergenza sanitaria? Medici, infermieri, psicologi, radiologi, assistenti sociali, tutti professionisti.E subito dopo, per fronteggiare l’emergenza economica, i Consulenti del lavoro. Non vogliamo applausi, né manifesti di ringraziamento, ma solo il riconoscimento tangibile del nostro ruolo sociale”.