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CS On. Moretto – TONINELLI CONTRO MUSOLINO, ON. MORETTO: “È IL #GOVERNODEIBAVAGLI”

Il governo del cambiamento è in realtà il #governodeibavagli. Lo dicono i fatti. Il presidente del Sistema portuale di Venezia e Chioggia Pino Musolino chiede chiarimenti tecnici sulla chiusura dei porti e viene minacciato di azioni disciplinari dal ministro Toninelli. I sindaci che si esprimono contro il decreto sicurezza vengono invitati a dimettersi dal vicepremier Salvini, che annuncia anche azioni legali. Il vicepremier Di Maio taglia “con soddisfazione” i fondi all’editoria colpendo i giornali che non sono graditi al governo. Il Parlamento si è trovato davanti a una #leggedibilancio blindata, sulla quale non ha potuto esercitare il proprio ruolo legislativo.

Lega e Cinquestelle non hanno avuto il coraggio di dedicare un capitolo del Contratto di governo alla limitazione della libertà, ma questi sono segnali continui della volontà di compiere pericolosi passi indietro rispetto a valori e diritti democratici faticosamente conquistati. Come ci si può sentire davvero liberi e sicuri in un Paese così? Chi sarà il prossimo bersaglio?

Venezia, convegno su Legge Speciale. Baretta: “Immaginare un percorso di finanziamento ad hoc per Venezia”

“La politica da tempo sta lavorando a una nuova legge speciale per Venezia, ma più passa il tempo più mi convinco che conviene mantenere quella che abbiamo; magari riveduta e corretta. Quel clima di emozione collettiva nazionale che diede vita a queata legge non è oggi riproponibile!” Lo ha detto il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta a Venezia, durante il convegno “Aqua Granda” tenutosi a Palazzo Ducale questo pomeriggio.

“È difficile – ha proseguito – sostenere che i fondi stanziati per il Mose e quelli della Legge Speciale si debbano sommare. Con le risorse del MOSE sono stati realizzati, non solo le paratie, ma anche degli importanti interventi di salvaguardia e manutenzione della laguna. Per questo, apprezzando il lavoro dei commissari, dobbiamo al più presto dare vita alla Società che gestirà il Mose e la manutenzione della Laguna. Ma dobbiamo stabilire delle priorità e ciascuno assumersi le sue responsabilità. Una priorità fondamentale, oltre il completamento del Mose,  è il futuro di Porto Marghera (sia come porto, sia come luoghi di sviluppo), connaturato allo sviluppo di Venezia.

Mi convince la tesi che distingue tra i compiti delle Stato e quelli dei territori.  Per questo è necessario che ci siano interventi provenienti non solo dal potere centrale, facendo appello non esclusivamente a risorse internazionali ma anche all’imprenditoria locale”.

“Il Governo continuerà nel suo impegno – ha concluso – , in attesa che si riunisca il Comitatone, ma dobbiamo uscire dall’idea che tutto si risolva con l’appuntamento annuale con la Legge di Bilancio e immaginare un percorso di finanziamento ad hoc. Assumiamo il problema che ci pone la città, ma trattandosi di cifre importanti dobbiamo valutare un progetto di medio e lungo periodo. Assunto questo impegno è assolutamente evidente che il passo successivo sarà quello di rendere praticabile tutto ciò”.

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