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I CONSULENTI DEL LAVORO VENEZIANI: “EQUITÀ, SICUREZZA SUL LAVORO, INCONTRO DOMANDA-OFFERTA: ECCO LE PRIORITÀ SU CUI LAVORARE IL PROSSIMO ANNO”

“I temi del lavoro siano al centro dell’agenda politica veneta e veneziana. Noi consulenti del lavoro continueremo a essere in prima linea al fianco delle aziende e dei lavoratori, impegnandoci sul fronte dei diritti, della sicurezza e dell’equità”. Così il presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia Luca Scalabrin, che traccia un bilancio dell’anno che sta per chiudersi. Un anno che ha visto il rinnovo delle cariche ordinistiche, con l’elezione alla presidenza di Scalabrin e l’elezione nel Consiglio nazionale di Patrizia Gobat, presidente uscente che per la prima volta porta a Roma una rappresentanza veneziana.

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ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO DI VENEZIA, LUCA SCALABRIN NUOVO PRESIDENTE, GOBAT ELETTA IN CONSIGLIO NAZIONALE

Si è insediato oggi il nuovo consiglio dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia, rinnovato a seguito delle elezioni dello scorso 20 ottobre. Nominato presidente Luca Scalabrin, già consigliere nei mandati precedenti e in passato presidente del Collegio dei Revisori dell’Ordine veneziano. La presidente uscente Patrizia Gobat è stata invece eletta in Consiglio nazionale e, a causa dell’incompatibilità degli incarichi, si è oggi formalmente dimessa dall’Ordine veneziano.

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L’APPELLO DEI CONSULENTI DEL LAVORO DI VENEZIA: “BUSTE PAGA PIU’ LEGGERE DA MARZO PER I LAVORATORI CON FIGLI MINORI. LE FAMIGLIE RICHIEDENTI RICEVERANNO LE INDENNITÀ DIRETTAMENTE DALL’INPS”

Preoccupazione per la situazione di incertezza: a Venezia il turismo, la ristorazione e i pubblici esercizi in maggiore sofferenza

“La stretta sugli ammortizzatori sociali, la complessità delle procedure che sono tornate con la pesante burocrazia pre-Covid e l’esiguità delle risorse destinate ai ristori non aiutano certo il territorio veneziano, come il resto del Paese, ad agguantare la ripresa. In questo quadro, la riforma fiscale in Legge di Bilancio 2022 impatterà sui redditi da lavoro in modo differente nel corso dell’anno, anche per effetto della differenza di trattamento dovuta dall’introduzione dell’Assegno Unico universale. Se gli assegni non dovessero essere erogati subito nel mese di marzo, i lavoratori si troverebbero di fronte a un importante calo della busta paga. Per questo confidiamo che l’Inps provveda in tempi celeri ai versamenti”. L’appello è della presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Venezia Patrizia Gobat. Leggi tutto

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