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Rinnovate le cariche della FOIV (Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto): Paolo Gasparetto presidente

La FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto ha rinnovato nelle scorse ore le proprie cariche. Al vertice della Federazione è stato eletto Paolo Gasparetto, ingegnere dell’Ordine di Rovigo. 

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Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia – PREVENIRE I REATI D’IMPRESA: CONSULENTI DEL LAVORO VENEZIANI IN PRIMA LINEA

Mercoledì 16 a Marghera l’Ordine provinciale organizza un convegno dedicato alla promozione della sostenibilità sociale, ambientale e del lavoro etico

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Nuovo governo, Consulenti del lavoro di Venezia: “Con Marina Calderone lavoro finalmente al centro”

“Con il giuramento di oggi finalmente entra nel vivo l’attività del nuovo governo. Da parte nostra, un plauso alla nomina a ministro del lavoro di Marina Calderone, presidente fino a ieri dell’Ordine nazionale dei consiglieri del lavoro e del CUP (comitato unitario delle professioni) nazionale.Saprà sicuramente rimettere al centro i temi del lavoro e dare risposte concrete ed efficaci”. Così la presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro veneziani e del Cup veneto Patrizia Gobat.

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Solesino (Pd) diventa il comune più sicuro in Italia e il secondo in Europa dopo Londra

Progetto di investimento di 5.197.978,665 € per videosorveglianza ed illuminazione pubblica.

Il Consorzio Cev, che ha seguito per l’Ente la gara: “Nostro obiettivo sostenere i Comuni in soluzioni innovative”

5.197.978,665 euro: questa è la cifra che il Comune di Solesino (Pd) ha messo a bando di gara, tramite il Consorzio Cev, per la realizzazione di un progetto unico di sicurezza che renderà il comune di 7.000 abitanti del padovano il più videosorvegliato e sicuro d’Italia e il secondo più sicuro in Europa dopo Londra. L’Amministrazione comunale di Solesino oggi si appresta ad entrare nei Guinness con questo progetto faraonico di Proget-Financing.

Questa ambiziosa opera sarà quasi interamente finanziata dal Comune con il risparmio energetico delle nuove lampade a led di ultima generazione ed avrà una durata di 25 anni e nel contempo verrà realizzata la capillare rete di videosorveglianza. Verranno installate, una volta terminato il progetto, circa 150 telecamere ed 11 varchi di lettura targa posti alle vie di accesso al paese e verrà implementata e resa più efficiente tutta la rete della pubblica illuminazione. Solesino arriverà ad avere 1 telecamera pubblica ogni 46 abitanti, posizionandosi così al primo posto in Italia per telecamere pro abitante e secondi in Europa dopo la Città di Londra, che detiene il record mondiale di telecamere di 1 telecamera ogni 21 abitanti.

Nulla sarà come prima – assicura il vicesindaco Orfeo Dargenio, ideatore del progetto – Chi delinque d’ora in avanti dovrà stare alla larga da Solesino!”. Dargenio oltre ad essere amministratore comunale oggi da molti anni è un appartenente alle Forze dell’Ordine nelle fila della Polizia Locale. “Sono orgoglioso di aver potuto mettere a disposizione le mie competenze professionali al servizio di tutti, specialmente i più fragili, vittime spesso di reati predatori e quest’opera sarà sicuramente un deterrente e un aiuto per assicurare i malviventi alla giustizia”. Grande soddisfazione anche del sindaco Elvy Bentani che sulla sicurezza del suo paese ha investito molto in questi primi 3 anni.

Siamo orgogliosi di aver accompagnato il Comune di Solesino in questo progetto davvero imponente – commenta il presidente del Consorzio Cev Andrea Tasinato – È stato impegnativo soprattutto nella fase dell’analisi del project financing e della predisposizione dei documenti di gara. Questo è il nostro obiettivo: affiancare i Comuni affinchè possano mettere in campo soluzioni innovative, tese a migliorare il servizio ai cittadini”.

Verso una comunità energetica a Pettorazza Grimani

Lunedì 6 alle ore 21 presentazione dello studio di fattibilità nel corso di un incontro organizzato dal Comune con il Consorzio CEV

Cos’è una comunità energetica e quali benefici potrebbe avere per la comunità di Pettorazza Grimani? È questo il focus dell’incontro dal titolo “Comunità energetiche rinnovabili. L’autoconsumo collettivo come opportunità di risparmio per i cittadini”, organizzato dal Comune di Pettorazza Grimani in collaborazione con il Consorzio CEV il prossimo lunedì 6 dicembre alle ore 21:00.

Durante la serata verranno infatti presentati il Progetto CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) del Consorzio e i risultati preliminari dello studio sulla sua fattibilità tecnico-economica nel Comune di Pettorazza Grimani. “Le comunità energetiche sono un’opportunità preziosa per il territorio, in un’ottica di sostenibilità e risparmio a favore non solo delle pubbliche amministrazioni ma dell’intera comunità – commenta il presidente del Consorzio Andrea Tasinato – Per questo da tempo siamo impegnati ad agevolare i nostri soci e ad accompagnarli in questo percorso. Perché dove c’è risparmio c’è CEV”.

Nel corso della serata interverranno il sindaco Giuliano Bernardinello e l’amministrazione del Comune di Pettorazza Grimani, oltre agli amministratori e ai consulenti in materia di Comunità Energetica del Consorzio CEV. “Quella della comunità energetica è certamente una proposta interessante per andare incontro alle esigenze della cittadinanza e specialmente alle famiglie più in difficoltà, il cui numero è aumentato negli ultimi mesi per effetto della pandemia. Il nostro obiettivo è dare risposte concrete ed efficaci” commenta Bernardinello.

Il Consorzio CEV conta attualmente 1.061 soci, tra enti locali e case di riposo, ed è specializzato nel fornire soluzioni innovative per le attività delle pubbliche amministrazioni che vogliono attuare modelli di gestione improntati all’efficienza e al risparmio.

Cs Foiv – “RICLASSIFICARE I COMUNI VENETI DA ZONA SISMICA 4 A ZONA SISMICA 3, PER AVERE ACCESSO AL SISMABONUS”: LA RICHIESTA DELLA FOIV – FEDERAZIONE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI DEL VENETO ALLA REGIONE

154 i Comuni interessati: 64 in provincia di Padova, 35 in provincia di Rovigo, 6 in provincia di Vicenza, 20 in provincia di Venezia e 28 comuni in provincia di Verona

Sostegno da ANCI Veneto: “Non comporterebbe aggravio amministrativo, ma solo benefici ai Comuni”

“Aprire un tavolo di lavoro in Regione Veneto per riclassificare i 154 Comuni attualmente inseriti nella zona sismica 4 trasferendoli in zona 3, così da estendere il beneficio fiscale del Sismabonus anche a quei comuni che di fatto, secondo i rilevamenti dell’INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, avrebbero il diritto di usufruire dello sgravio fiscale ma che non possono accedervi in base alla classificazione regionale”.  È la proposta della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto alla Regione, che ha già raccolto il supporto dell’ANCI Veneto, per bocca della vicepresidente vicaria e past president Maria Rosa Pavanello, intervenuta nell’assemblea della Federazione nella serata del 9 dicembre scorso.

Secondo la zonazione regionale vigente sono 154 i comuni inseriti in zona sismica 4 e precisamente: 64 in provincia di Padova, 35 in provincia di Rovigo, 6 in provincia di Vicenza, 20 in provincia di Venezia e 28 comuni in provincia di Verona. “Comuni, questi, di fatto esclusi dall’accesso al Sismabonus, lo sconto fiscale applicabile agli interventi di adeguamento sismico di immobili ed edifici siti in zone a rischio terremoto -. sottolinea Gian Pietro Napol, past president di Foiv e coordinatore del gruppo di lavoro sulla prevenzione sismica -. Tutti Comuni che presentano però valori standard di accelerazione orizzontale massima del terreno (ag) maggiori di 0,05, ossia al di sopra della soglia minima stabilità dall’INGV per far ricadere il relativo territorio in zona 3”.

“Il passaggio da zona sismica 4 a zona 3 non comporterebbe ulteriori adempimenti tecnici e amministrativi o ulteriori aggravi al bilancio regionale o ai soggetti che eseguono interventi edilizi su tali territori – precisa il presidente di FOIV, Pasqualino Boschetto -. È necessario però provvedere a un livello di classificazione sismica coerente con i valori resi disponibili dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia rispetto alla classificazione esistente”.

“Ritengo la proposta della FOIV molto interessante perché non comporterebbe incombenze per i Comuni, ma solo benefici, permettendo di garantire ulteriore protezione e adeguamento sismico degli edifici, tema che a noi amministratori sta molto a cuore – dichiara Pavanello -. Siamo dunque disponibili a sostenere la Federazione nella richiesta alla Regione Veneto di modificare la legge regionale, così come peraltro ha già fatto la Lombardia”.

Cs Ordine Consulenti del Lavoro – CONSULENTI DEL LAVORO VENEZIANI PRONTI AD AFFRONTARE LE SFIDE DELL’ECONOMIA 4.0

Ieri convegno e cena di gala per i 40 anni dell’ente. La Presidente Gobat: “Parliamo ai giovani, che avranno spazi e soddisfazioni”. Lanciata una raccolta fondi per sostenere ANFFAS colpita dall’acqua alta

Grande emozione, ieri sera nella cornice di Villa Franceschi a Mira, per la celebrazione del quarantennale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia. Uno sguardo al passato, ricordando i presidenti e tutti coloro che hanno contribuito attivamente alla fondazione dell’Ordine, ma soprattutto quella di ieri è stata una serata dedicata al futuro dell’ente e della professione.

“Il Consulente del Lavoro moderno ha maturato negli anni nuove competenze in materia fiscale e tributaria, di pianificazione previdenziale e mercato del lavoro, politiche attive, gestione della crisi d’impresa – precisa la Presidente dell’Ordine veneziano, Patrizia Gobat -. Quindi questa figura professionale è pronta per affrontare le sfide poste dall’economia 4.0 che porterà nel diritto del lavoro nuovi paradigmi e di conseguenza imporrà alle imprese, ai lavoratori ma anche alle istituzioni di confrontarsi con un lavoro che cambia, un lavoro globalizzato, fatto di nuove competenze e nuove professionalità”. In questo scenario, c’è spazio per i giovani, che possono trovare nella categoria uno sbocco professionale importante: “La nostra è una professione fatta di passione, di impegno, in grado di dare molte soddisfazioni – continua Gobat -. Parliamo del lavoro, una delle esigenze primarie nella società moderna che preserva la dignità di ogni persona, pertanto una figura professionale che si occupa di queste tematiche avrà certamente grandi spazi e grandi soddisfazioni in futuro”.

Intervenuti nel corso del convegno la presidente dell’Ordine nazionale dei consulenti del Lavoro Marina Elvira Calderone, Rosario De Luca della Fondazione Studi,  Alessandro Visparelli, presidente di Enpacl, e Vincenzo Visparelli, presidente della Fondazione Consulenti per il lavoro.

Nel corso della serata sono stati consegnati riconoscimenti ai past president dell’Ordine veneziano, Franco Antonucci, Alberto Maselli, Giuseppe Agnoletto, Michele Martellato, Antonio Casagrande, Bruno Daneluzzi, Antonio Vegna e la presidente in carica Gobat. Targhe alla carriera sono state consegnate ai consulenti del lavoro iscritti da 50 e 40 anni e riconoscimenti ad altri iscritti storici.

Otto i nuovi iscritti giovani ai quali è stato chiesto di pronunciare un “giuramento” e impegnarsi a svolgere la professione con etica e impegno. A loro anche gli omaggi dell’Unione Giovani presieduta da Gabriele Brunello, che evidenzia: “La nostra associazione sta crescendo giorno per giorno, nel segno del rinnovamento. Ritengo che se sapremo essere uniti, affiancarci ed essere categoria fino in fondo potremo diventare i veri protagonisti del mercato del lavoro ora e in futuro”.

In occasione delle celebrazioni del 40ennale e considerata l’emergenza acqua alta che ha colpito Venezia a metà novembre, l’Ordine ha deciso di attivare una raccolta fondi per sostenere l’associazione Anffas di Venezia, che è stata pesantemente colpita dalla marea eccezionale. Nella comunità alloggio alla Giudecca, che ospita attualmente 10 persone con disabilità, una violenta ondata ha infatti mandato in frantumi il muretto di protezione della struttura, scardinando la porta e mettendo fuori uso alcuni elettrodomestici essenziali per il vivere quotidiano. L’Ordine veneziano, venuto a conoscenza di questi danni, ha deciso di sostenere concretamente l’associazione, attivando un conto corrente dedicato dove sarà possibile fare le donazioni: IBAN IT45 F058 5636 2401 3457 1434 884 intestato all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia.

Cs Social Wine – NELLE TERRE DEL SOAVE UN’IMMERSIONE NEI CALDI COLORI DELL’AUTUNNO DEGUSTANDO OTTIMO VINO, SPERIMENTANDO ABBINAMENTI INNOVATIVI E RISCOPRENDO LA STORIA

Un gioiello naturalistico che si snoda tra collina e pianura, impreziosito dai vigneti di uva Garganega. Uno spettacolo reso ancora più emozionante, in questa stagione, dal foliage, il fenomeno delle foglie colorate che decorano gli alberi prima di cadere a terra in un tripudio di rosso, giallo e arancione. Tutto questo sono le terre del vino Soave, scelta perfetta per chi predilige il turismo enogastronomico, dove poter degustare i vini tipici – il Soave e il Recioto – e sperimentare abbinamenti inaspettati, per i palati più curiosi.

Nei 13 Comuni dell’area del Soave e possono ammirare corsi d’acqua, boschi, piante d’ulivo, ciliegie, cipressi, siepi, oltre a scorci di borghi caratteristici e cittadine medievali. Tra queste, svetta Soave con le sue mura erette nel 1369. Passeggiare in questa cittadina significa immergersi nella Storia, visitando ad esempio il duecentesco Palazzo San Bonifacio, il quattrocentesco Palazzo Cavalli in stile gotico veneziano, la Chiesa di San Lorenzo, riedificata nel ‘700 , il Palazzo di Giustizia, quindi dei Capitani della Serenissima e oggi, dopo un accurato restauro, del Municipio.

Fondata nel 1999, la Strada del vino Soave riunisce 130 soci tra in cantine, enti e associazioni, agriturismi, ristoranti, hotel, frantoi e aziende di prodotti tipici locali, che accompagnano il visitatore in un ideale percorso di circa 50 Km diffuso in quattro valli, tutte diverse ma tutte incantevoli: Val di Mezzane, Val d’Illasi, Val Tramigna e Val d’Alpone.

“Nata per far conoscere ai turisti, amanti della natura, del buon vino e dei piatti territoriali. Ogni territorio ha le sue peculiarità turistiche, culturali ed enogastronomiche. La Strada del vino Soave esprime questa peculiarità nelle 4 stagioni. Le sue dolci colline, ricche di viti, ciliegi e boschetti con percorsi enoturistici che danno al turista emozioni che variano da stagione a stagione con la possibilità di trascorrere una Soave giornata” dichiara Paolo Menapace, presidente della Strada del Vino Soave.

 

Degustare il vino Soave qui dove nasce permette di apprezzarne ancora di più le caratteristiche che lo rendono unico. Nasce da terreni vulcanici e sedimenti calcarei, responsabili dell’inconfondibile mineralità che insieme ai sentori fruttati e floreali conferisce al vino la sua pienezza e unicità gustativa. I vitigni sono la Garganega e il Trebbiano di Soave: la prima caratterizzata da profumi tra cui la mandorla e i fiori bianchi e da uno sviluppo biologico molto lungo, tanto da giungere a maturazione in ottobre. La sua buccia è dura ed è gialla (quasi rossa) quando è matura.Il Trebbiano di Soave, in passato abbandonato a favore della Garganega, ora sta tornando in auge e sempre più spesso viene  riproposto il vino Soave.

Chi vuole sperimentare un abbinamento innovativo potrà assaggiare il Recioto di Soave con Blu della Lessinia. Due produzioni che nascono nello stesso territorio e che abbinano la tradizione con l’innovazione, la dolcezza con l’aromaticità e la sapidità.

Il Recioto di Soave è un vino passito  della Strada del vino Soave. Un vino di antica tradizione ottenuto prevalentemente da uva Garganega, con un patrimonio di profumi eleganti. Le uve vengono raccolte a mano, selezionate e collocate su graticci ad appassire per un periodo di almeno tre mesi durante il quale vengono curate e preparate allo sviluppo della Botrytis cinerea, la muffa nobile che ne arricchirà aromi e struttura. La fermentazione e la maturazione avvengono, in genere, in piccole botti di rovere. Il vino è giallo dorato e il profumo è intenso di sentori di frutta matura, miele e fiori di sambuco. Il sapore è dolce, elegante e morbido con un piacevole finale dal sapore di mandorla.

Le doti di morbidezza lo rendono perfetto in abbinamento con il blu della Lessinia, formaggio erborinato prodotto artigianalmente nel veronese, sull’altopiano della Lessinia. È un formaggio a latte misto vaccino e caprino, la cui pasta molle erborinata assume un colore deciso per l’aggiunta di polvere di zafferano nella cagliata. Ha sapori aromatici e decisi grazie all’inedito connubio di zafferano ed erborinatura. Fonde facilmente e si presta quindi a molteplici preparazioni culinarie, dal mantecare un risotto, all’abbinamento con salumi, acciughe e ortaggi croccanti. La morbidezza del Recioto di Soave avvolge il palato e stempera l’esuberanza del formaggio in un connubio perfettamente armonioso.

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